Caro iCrewer, ho da poco terminato la lettura di La tana del serial killer, l’ultimo thriller di Salvo Toscano, e vorrei raccontarti le mie impressioni a caldo. Il romanzo è edito da Newton Compton e lo trovi in libreria da giovedì 30 luglio.
Si tratta della settimana indagine dei fratelli Corsaro Roberto e Fabrizio, il primo avvocato e l’altro giornalista a Palermo. Ammetto di non aver mai letto niente dell’autore o della saga prima di questo libro, però non è stato difficile seguire il contesto: più che il capitolo di una serie, è un romanzo auto-conclusivo, quindi si può leggere benissimo da solo.
Mi è piaciuto La tana del serial killer? Assolutamente sì!
Caro iCrewer, ora ti spiego nel dettaglio perché questo romanzo mi ha così tanto entusiasmato!
La trama e i personaggi
Da divoratrice di gialli, è ormai difficile trovare un caso che mi appassioni e che non riesca a risolvere. I trucchi del mestiere di investigatore non hanno quasi più segreti per me e trovare un’indagine vagamente originale è sempre più difficile. La tana del serial killer mi ha soddisfatto appieno, perché ho trovato delitti intriganti, le cui soluzioni non sono state facili da prevedere.
Perché parlo al plurale? Perché l’intreccio si snoda sue due linee di narrazione e ognuna di esse ha per protagonista uno dei due Corsaro. Con Fabrizio si segue il ritrovamento della testa mozzata di una donna in una grotta a Contessa Entellina, Comune di minoranza albanese nell’area metropolitana di Palermo, invece Roberto è impegnato con l’assassinio di un attivista antimafia e del suo cane nella metropoli sicula.
Avendo due protagonisti, sarebbe stato banale se entrambi si fossero focalizzati sullo stesso reato, invece con gli intrecci diversificati ognuno ha tenuto la sua personale indagine ed è stato divertente vedere i loro metodi a confronto.
Roberto è il maggiore dei due fratelli ed è un avvocato, quindi è una persona seria e il suo approccio è più giuridico rispetto a quello del fratello: considera le prove in carico e non fa passi falsi con la legge, al contrario di Fabrizio, che non sempre la rispetta. Il giornalista indaga infatti intervistando chiunque possa avere informazioni e cerca attivamente possibili piste, in modi talvolta non leciti. È un ficcanaso, insomma.
Proprio perché sono così diversi, mi sono divertita a seguire le loro indagini a capitoli alterni e narrati in prima persona, a seconda del Corsaro che si stava approfondendo. Se posso esprimere un parere, mi hanno entusiasmato maggiormente le vicende di Fabrizio: il suo modo di investigare, di comportarsi e i suoi pensieri mi hanno ricordato vagamente Philip Marlowe, il detective privato ideato da Raymond Chandler.
Lo stile di scrittura
A rendere bene la doppiezza dei protagonisti non è stato esclusivamente l’intreccio però, ma anche lo stile dell’autore. Alternando i punti di vista dei fratelli, Salvo Toscano crea due modi diversi di raccontare, che rispecchiano appieno i diversi caratteri dei Corsaro.
Non è il primo romanzo con due protagonisti narranti che leggo, ma molto spesso ho trovato che le voci si assomigliassero troppo, perché lo scrittore non era stato capace di caratterizzare entrambi a livello stilistico. Toscano ci riesce eccome, a sdoppiarsi, e il risultato è davvero interessante: ogni pista e rivelazione assumono così un significato differente e la lettura risulta più coinvolgente.
In conclusione su La tana del serial killer
Il risultato pratico di tutto ciò che ti ho detto, caro iCrewer, è che mi sono fatta trascinare da questo thriller e l’ho letto in pochissimo tempo, perché volevo scoprire a tutti i costi chi era l’assassino… O gli assassini, se non sei ancora arrivato alla fine del libro. Ti dirò, a me il finale è piaciuto molto e sono curiosa di sapere la tua impressione a riguardo.
Nell’attesa di avere tue notizie, credo che recupererò le indagini precedenti di Salvo Toscano (Ultimo appello, L’enigma Barabba, Sangue del mio sangue, Insoliti sospetti, Una famiglia diabolica e L’uomo sbagliato, tutti pubblicati da Newton Compton), perché comincio a sentire la mancanza dei fratelli Corsaro!