La felicità non sta mai ferma, la vita di Leo e Chiara
Ma scherziamo? Ma vogliamo prenderci in giro? I bambini non sono mai ribelli, sono solo bambini e Leo è un bambino speciale con un dono fantastico, ama tutto e tutti in modo incondizionato, ma nel contempo non è in grado di “nascondere” le verità di cui noi adulti ci vergogniamo.
Di cosa sto parlando? Del libro verità scritto da CHIARA GARBARINO, madre di Leo
Chiara Garbarino è nata ad Acqui Terme, dove vive con suo figlio Leonardo. Nell’estate del 2017 ha creato il blog Leo il teppista, dove ha iniziato a raccontare le loro “storie di ordinaria ADHD”.
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Scritto con garbo e dolcezza, Chiara mette a nudo la sua fragilità e la sua forza nell’affrontare un tema scottante, “il figlio diverso” ma che diverso non è; perchè diciamocelo, sono etichette che creiamo noi adulti, incapaci di relazionarci di fronte ad eventi che riteniamo fuori della nostra capacità.
Per non parlare dei sensi di colpa che, solitamente, prende noi donne: “sarà stata colpa dei miei geni?”
La suddivisione in capitoli rende la lettura piacevole e scorrevole sin dall’inizio, prendendoti “al laccio” sin dalle prime righe e continuando fino alla fine, lasciandoti talvolta con il fiato sospeso a pensare, cosa succederà ora, e lei cosa farà?
Leggendo il libro ti rendi conto che esistono ancora molte malattie dell’infanzia le cui conoscenze sono allo stato embrionale e, di conseguenza, le cure tradizionali non hanno potere ove queste si rendessero necessarie da somministrare.
ADHD: Disturbo da deficit di attenzione iperattività
Circa il 4% della popolazione pediatrica è affetta dalla “Sindrome da deficit di attenzione e iperattività”
In questo libro non c’è solo la storia di Leo, ma è la storia di tutte le persone che gli vogliono bene e che interagiscono con lui.
E’ un modo delicato per aiutare genitori smarriti che si trovano nella stessa situazione dell’autrice e, talvolta, non sono in grado di accettare e superare lo stallo; un specie di vademecum per le strutture ricettive quali scuole, negozi, comunità, perchè non giudichino e isolino questi bambini. Perchè questi sono alcuni bambini che possiamo incontrare tutti i giorni alle feste dei nostri figli, in autobus, in treno, al supermercato.