IcrewPlay vi presenta una nuova recensione di un fantasy che ho divorato in pochissimo tempo: Il principe delle ombre di Francesca Persico.
“E se il mito dei sette principi degli inferi fosse reale? Se i vizi capitali avessero un volto? Se si muovessero in mezzo a noi per corromperci, irretirci, trascinarci nell’oblio? Cassie ha diciassette anni. E’ ironica, pungente e ama le storie impossibili, ma di certo non si pone domande di questo tipo. Costretta a trasferirsi in un piccolo paesino di provincia si imbatte in Rio. Dispotico, irriverente, vendicativo ed egoista, una furia. Tra mille difetti, però, è anche di una bellezza senza pari, così bello da non sembrare di questo mondo. Cassie ancora non sa che l’incontro con Rio segnerà definitivamente la sua intera esistenza e la condurrà alla scoperta di un segreto terribile. Una guerra senza scrupoli si combatte dalla notte dei tempi, l’eterna battaglia tra le creature del buio e quelle della luce e le anime degli uomini rappresentano il bottino più prezioso.”
Recensione:
Comincio a dire che ho adorato questo romanzo! Questa storia ha racchiuso il genere fantasy che più preferisco: angeli, demoni, riferimenti religiosi ed esoterici.
Dunque, partiamo con ordine.
All’inizio, devo essere sincera, mi è venuto un colpo per la paura di ritrovarmi uno dei soliti romanzi che ricordano Twilight di Stephenie Meyer, invece per mia fortuna si è rivelata una vera perla!
Ma perchè ho pensato questo?
Diciamo che faceva presumere alla stolita storia: una ragazza che si trasferisce in un paese più morto che vivo e si sente un’emerita “sfigata”, il tutto condito con l’apparizione di particolari studenti che attirano non poco l’attenzione dei compagni, fratelli e sorelle addottivi che nascondono dei segreti inquietanti. Meno male mi sono sbagliata! Faccio mea culpa!
La caratterizzazione dei personaggi l’ho trovata divina, inoltre alla protagonista è impossibile non affezionarsi come a tutti gli altri che compongono la storia. Ognuno ha un suo ruolo fondamentale e croci da portare. Ho trovato affascinante l’idea di utilizzare i vizi capitali per espandersi verso qualcosa di più importante, ho trovato profondi messaggi che l’autore ha voluto lasciare al lettore attraverso l’agonia e il dolore dei demoni costretti a portare la loro condanna sulle loro spalle, dimostrando così di essere quasi più “umani” di certe persone. Ma anche riflessioni: Cosa conosciamo del mondo invisibile? Esite il paradiso e l’inferno?
Insomma, cos’è veramente un mostro? Un demone? Quando su questa terra ci troviamo davanti esseri umani che si comportano come tali.
Purtroppo, come molti romanzi di Lettere Animate Edizioni (e qua voglio tirare le orecchie alla C.E.) pecca di mancato editing e correzione bozze. Consiglio all’autrice di rivedere refusi, errori di punteggiatura e ripetizioni, ma per il resto trovo che la storia sia magnifica e merita davvero. Proprio per questo ritengo che la mancata correzione del testo sia un vero peccato ed è quello che mi frena a dare cinque stelle.
Devo aggiungere che il finale mi ha lasciato interdetta, tanto che spero di gran cuore che Francesca Persico abbia in mente un seguito. Ma ora che ci penso, anche la protagonista Cassie con il suo finale ha molto da insegnarci.