L’amore è un gioco… a volte troppo pericoloso…
Il romanzo è, senza dubbio, un thriller psicologico, non potrebbe essere altrimenti, lo conferma nella postfazione del suo romanzo la stessa autrice Araminta Hall, quando parla di tensione psicologica. E ha ragione! In questo non posso smentirla, la stessa trama, in effetti, è un concentrato di tensioni emotive, affettive e sessuali in qualche modo, il “gioco crudele” dell’autrice, molto brava nel tenere il lettore incollato alla storia.
La scrittrice, infatti, ci fa conoscere un altro aspetto dell’amore, quello non convenzionale, in cui si respira, da subito, un’aria contaminata dalle ambiguità dei personaggi. Un amore, ricco di regole apparentemente scritte ma violate dove il violarle è lo scopo del gioco!! L’amore di Mike e Verity è così, dannato, forte, esasperato, ossessivo, capace, come un interruttore in grado di accendersi e spegnersi, inesorabile e autodistruttivo.
Ma facciamo un passo indietro…
Mike, il nostro personaggio, si trova rinchiuso in una fredda cella, nel penitenziario con l’accusa di omicidio. Solo con i suoi pensieri, per il giovane è inevitabile lasciarsi andare ai ricordi, al suo arrivo a Londra dopo un anno trascorso in America per motivi di lavoro, al rapporto con Verity, la donna della sua vita, interrotto dopo averle confessato di aver ceduto, ubriaco, alle avance di Curly, una collega di lavoro, al senso di smarrimento provato. Intrappolato in un sentimento che non sentiva ragioni, Mike si era proposto di riconquistare Verity a tutti i costi, ritornando ad essere come lei voleva che fosse, una reazione emotiva che la dice lunga sulla personalità forte e provocatrice della donna, senza scrupoli nel trattare il giovane come un burattino.
DICE MIKE “A VOLTE DUE PERSONE HANNO TALMENTE BISOGNO L’UNA DELL’ALTRA CHE VALE LA PENA SACRIFICARE TUTTO E TUTTI PER FAR SI CHE POSSANO STARE INSIEME”.
“Ho deciso di scrivere un libro su un uomo ossessionato dalla sua idea della donna perfetta”, scrive l’autrice “però più che ossessionato, volevo che fosse innamorato, con tutta la follia che ne consegue… Questa donna doveva essere una persona con quale aveva vissuto una lunga relazione e non un prodotto della sua fantasia, con la quale raggiungere una complicità tale da riuscire a superare le barriere morali, senza curarsi degli altri.”
Attraverso il suo personaggio, la Hall ci fa comprendere come la fragilità emotiva e affettiva possano nascere da un vissuto privo di affetti. L’amore ossessivo per Verity è, infatti, frutto di un infanzia difficile, condizionata da una madre alcolizzata e patrigni provvisori e violenti, una vita vissuta sul filo del rasoio, dove perdere il senso delle cose era inevitabile. La decisione di seguire i servizi sociali e l’affidamento ad una nuova famiglia sembra l’unica via possibile per ricominciare a vivere, anche la laurea in economia e il lavoro presso una grande società lo aiutano a ricostruirsi una nuova realtà, ma sopra ogni cosa, la cosa più importante è l’amore incondizionato per Verity!
A lei sono dedicati tutti i suoi pensieri, ogni cosa è finalizzata alla giovane donna conosciuta durante gli studi universitari. Con lei Mike aveva scoperto cosa significasse amare, ma soprattutto essere amato, tutto diventava possibile, vivere la vita, il sesso, a volte sfrenato, il trasgredire le regole, tra loro c’era la complicità giusta per rendere tutto più desiderabile, tutto diventava un gioco, sospeso tra il desiderio e l’essere desiderati.
“”Lo sai Mike, è cosi per tutti, tutti quanti. Tutti desideriamo qualcosa” gli confidava Verity
“Le regole del desiderio erano semplici”, ricorda Mike,” Io e Verity andavamo in un night club. Ci avvicinavamo al bancone del bar, divisi, per non far capire che stavamo insieme, ma non troppo lontani cosi potevo tenerla d’occhio, appena lo sfigato si avvicinava a lei, sfiorava l’aquila d’argento che aveva al collo e io gli balzavo addosso e lo scaraventavo lontano da lei, e il più delle volte non riuscivamo a trattenerci…”
Mike non aveva dimenticato quanto l’esperienza li avesse uniti e la notizia del matrimonio di Verity con un altro uomo, per quanto improvvisa e dolorosa, gli fa pensare che il gioco dovesse, in qualche modo, ricominciare. Salvarla diventa l’unico pensiero possibile e lo fa con ogni mezzo, mail, appostamenti sotto casa, chiamate continue al cellulare, a nulla valgono i pochi pomeriggi trascorsi con Kaitlyn, una collega di ufficio, o le raccomandazioni di Elaine, la madre adottiva, le continue intromissioni di Suzy, la madre, per allontanarlo.
L’epilogo di un’amore cosi ossessivo non poteva essere altro che amaro e doloroso per entrambi, e probabilmente per tutti. Divisa tra l’amore mai realmente dimenticato e il desiderio di non cambiare nulla della sua vita, V innesca un gioco crudele tra i due uomini della sua vita, inevitabilmente l’uno contro l’altro senza esclusioni di colpi. La morte di Gus non lascia spazio ai ripensamenti, Mike e V si ritrovano in un aula dl tribunale, accanto come sempre, ma divisi dalla realtà. La giustizia, più clemente, decide per loro, ma a loro tutto questo non interessa…
Noi tesoro mio, siamo creature perfette ibernate, in stato di attesa, e questa attesa renderà il nostro ricongiungimento finale ancora più bello. Abbiamo quasi raggiunto una stato di perfezione, chiudo gli occhi e penso a tutti i giorni che passeremo insieme fedeli l’uno all’altra, finchè morte non ci separi. AMEN
Un romanzo inquietante cosi come lo è il rapporto dei due personaggi. Il mio consiglio è di leggerlo con attenzione, soprattutto per coglierne le varie sfumature e comprendere l’imprevedibilità dell’animo umano oltre alle inevitabili contraddizioni.
Araminta Hall è l’autrice di Everything and Nothing . Ha un master in scrittura creativa e paternità presso l’Università del Sussex e insegna scrittura creativa al New Writing South di Brighton, dove vive con suo marito e tre figli. Our Kind of Cruelty è il suo primo libro pubblicato negli Stati Uniti.