Il lungo inverno di Dan Kaspersen di Levi Henriksen è un romanzo edito da Iperborea e come la gran parte dei loro scritti ambientato nei paesi nordici.
E’ quasi Natale nella campagna norvegese e Dan, il protagonista del romanzo, è appena uscito di galera dove ha scontato la pena per un crimine maggiore rispetta a quello che ha commesso; per lui il rientro non sarà dei migliori, anzi sarà ciò che di peggio si sarebbe potuto immaginare. Da un evento terribile avrà inizio la rinascita di Daniel e la sua crescita personale.
Daniel è un giovane uomo descritto in modo perfetto, una persona con tantissime fragilità che lo rendono insicuro di fronte ai cambiamenti, una persona che fatica ad andare avanti perchè ha perso tutti i punti di riferimento. Quello che è rimasto sono solo cose materiali, che hanno più o meno valore, che ricordano quello che è stato e che mai più potrà essere.
Coprotagonista è l’assenza: sì caro iCrewer Il lungo inverno di Dan Kaspersen avrebbe potuto essere anche intitolato La solitudine di Daniel. L’assenza fisica di chi non c’è più, l’assenza di un amore vero, l’assenza di un futuro migliore; tutto questo è in divenire nella trama del romanzo che si svolge principalmente nella campagna norvegese.
Un mese che poteva essere abbastanza – che avrebbe dovuto essere abbastanza – per riempire una vita intera
Il libro parte subito in un modo molto forte, le reazioni del protagonista agli eventi sono sconcertanti, subito vieni messo davanti ad una situazione alquanto intricata; nelle prime pagine con Daniel vengono presentati alcuni dei personaggi chiave di tutto il romanzo, dall’ispettore Rasmussen a Kristian Thrane, e poco dopo lo zio Rein e Mona Steinmyra. Tutti personaggi che in un mese aiutano Daniel ha trovare la via da percorrere nella sua vita, chi con azioni contro di lui chi con l’amore che prova per questo trentasettenne sfortunato.
Ambientazione de Il lungo inverno di Dan Kaspersen
Sei mai stato in Norvegia, in Svezia o in Danimarca? Io no, ma ne ho il desiderio da sempre. Levi Henriksen descrive questi paesaggi in modo puntiglioso, i particolari sono tantissimi, riesci a riconoscere la neve soffice che cade sul volto dei protagonisti rispetto a quella che da giorni ricopre il cortile delle abitazioni. Il calore emanato dalle stufe, il ghiaccio sui vetri delle finestre, i rumori lontani attutiti, le luci della Vigilia di Natale. Tutto perfettamente descritto e sottolineato tante volte quanto basta per farti vivere quelle atmosfere.
L’unica difficoltà di lettura più essere data dai nomi di luoghi e personaggi non vicini a quelle che sono le nostre abitudini, per il resto è scritto molto bene e si legge senza nessuna difficoltà, sicuramente merito anche di una traduzione molto ben eseguita.
Ti do un consiglio: supera il prima capitolo… troverai qualcosa di completamente diverso da come ti appare. Un testo che sta a metà tra il giallo e il romanzo familiare. Leggerai dai pensieri più cupi e le imprecazioni dello zio Rein a stralci delle Bibbia nei ricordi di Daniel a pezzi rock rivisitati.