Caro iCrewer, sono qui per parlarti di un libro che ho appena letto, Il gusto del sesso di Giudy Black, edito da Eroscultura. Il romanzo è un erotico, che non è mai troppo volgare, anzi, lo definirei molto travolgente.
Il gusto del sesso di Giudy Black
Nel romanzo leggiamo la storia di Aurora, siciliana che ha abbandonato il suolo natio a causa di peccati carnali, fortemente condannati dalla mentalità chiusa di paese, o solo a causa di malelingue. La giovane Aurora scappa a Roma con l’amico Alessio, anche lui costretto a fuggire a causa della sua omosessualità, condannata da una famiglia bigotta.
Ed ecco una buona base per creare una protagonista, appunto Aurora, che cerca un amore e una comprensione negata in rapporti occasionali. La giovane donna non si pone limiti, e questa sua voglia di scoprire la porterà ad incontrare il Moro, un uomo misterioso che gestisce un locale creato appositamente per persone disinibite, Il Tempio.
Giudy Black descrive con ardente passione ogni scena di sesso tra Aurora ed il Moro. Riesce a far percepire il rapporto che si instaura tra i due amanti. Un aumento di sensazioni, che vengono amplificate dall’abile penna dell’autrice.
Infatti, i due amanti non iniziano con un vero e proprio rapporto il loro idillio amoroso, ma il Moro vuole e pretende che Aurora apprenda il gusto del sesso, cosa che la ragazza si era privata.
Il gusto del sesso è un romanzo che fa riflettere. Secondo me, aiuta le donne a liberarsi dal pregiudizio che per secoli le ha relegate al solo ruolo di procreatrici. Un ruolo costruito da società palesemente patriarcali, in cui il piacere sessuale della donna veniva accantonato per far spazio ai soli piaceri maschili.
Grazie al Moro, Aurora capisce che in realtà non ha mai capito e assaporato i piaceri, e tutto rimanda a quella famiglia che l’ha ripudiata, preferendo ascoltare le voci di paese, che come sappiamo, sono molto spesso false e costruite per denigrare una persona.
Avrei preferito che Giudy Black avesse approfondito i retroscena che hanno portato Aurora a lasciare la Sicilia. Durante la lettura del libro, immaginavo che prima o poi l’autrice dedicasse un capitolo che raccontasse i fatti e gli avvenimenti accaduti nel paese d’origine. La descrizione del passato della ragazza, anche se è un tipo di persona limpida, non la rispecchia, a tratti direi incompleta.
Invece, se parliamo del passato del Moro e del suo ruolo, avviene l’opposto. Mentre lui è un tipo misterioso ed enigmatico, che non si lascia andare facilmente ai sentimenti e a confidenze, il suo passato è ben descritto nel dettaglio. Mi sono piaciuti gli ultimi capitoli dedicati ai pensieri del Moro, molto intimi e personali.
Molto bello il personaggio di Alessio, che dietro la sua partenza nasconde una famiglia e una comunità anacronistica.