I SEGRETI DI WESTHILL HOUSE, IL NUOVO THRILLER DI JESS RYDER, UNA STORIA PIENA DI TENSIONE E DI SOPRUSI.
I segreti di Westhill House è un gran bel libro. Un thriller confezionato con i fiocchi da parte dell’autrice Jess Ryder che incolla il lettore alle pagine guidandolo in una trama ricca di tensione e colpi di scena. Uno di quei libri che ti fanno girare le pagine senza che tu ti accorga dello scorrere del tempo.
A grandi linee è questo il mio giudizio veloce del libro. Chiaramente c’è molto altro da dire e molto altro da scrivere, perciò ti invito a leggere il resto dell’articolo, per scoprire quelli che sono i punti di forza di questo lavoro e sopratutto quelle che sono le riflessioni che ne sono scaturite, a partire dall’importante tema portante della storia che è quello della violenza domestica sulle donne.
I SEGRETI DI WESTHILL HOUSE – LA TRAMA
Come puoi ben capire, caro iCrewer, quello della violenza sulle donne è un tema molto delicato, eppure l’autrice, con I segreti di Westhill House, riesce a non cadere nella retorica e nella trappola delle frasi fatte, presentando la gravità della questione dal punto di vista della vittima e mostrando tutta la forza che può avere una donna nel rinascere e ritrovare se stessa nel nome di una nuova vita.
Vero è che per raggiungere il lieto fine, bisogna passare attraverso momenti disperati e sopratutto bisogna fare affidamento sull’aiuto della persone giuste, o degli enti preposti giusti.
Così è nella trama di questo romanzo:
Stella è una donna che deve fare i conti con i fantasmi del passato e che dopo la morte dei genitori eredita una cospicua cifra. Decide così di acquistare Westhill House, una antica dimora sul mare a poco più di un ora di distanza da Londra.
La casa è abbandonata da tempo e i lavori di manutenzione per rimetterla a nuovo sono lunghi e impegnativi. Tutto il lavoro è affidato ad Alan, un gentile muratore che entra subito nelle grazie della proprietaria e del suo fidanzato Jack.
I due decidono di vivere nella casa nonostante non sia ancora pronta, ma una soluzione temporanea d’emergenza è quello che serve per riuscire a stare sotto lo stesso tetto. Nonostante Jack non sia molto contento e convinto della scelta di vivere fuori Londra.
Una sera bussa alla loro porta in cerca di aiuto Lori, una donna trafelata e ferita che dice di essere stata aggredita dal marito e che le era stata segnalata questa casa come una di quelle in cui si accolgono le donne in difficoltà. Stella si mostra subito disponibile a darle aiuto e a farla rimanere in attesa che la donna sistemi la situazione familiare; Jack, invece, sospettoso, si dichiara contrario a ospitarla e invita le due donne a rivolgersi alla polizia.
Ma Lori non vuole….
Inizia qui una gradevolissima escalation di fatti, misteri, colpi di scena, bugie e tradimenti che appassionano davvero. Jess Ryder è bravissima a far salire la temperatura della lettura, bravissima a portare il lettore al vertice della tensione. Ho pensato, leggendo, che questa autrice riesce a fare con le parole quello che di solito al cinema si fa con la musica e con l’inquadratura rivelatrice che non arriva mai. Anche nel libro, le risposte, arrivano sempre dopo aver lasciato il lettore in trepidante attesa.
Per fare questo, l’autrice, si aiuta con il metodo narrativo del flashback: la storia si sviluppa su due linee temporali, quella presente, la trama che ti ho già descritto, e quella del passato, dove conosciamo Kay, giovane donna, ragazza madre, che solo dopo il matrimonio conosce la vera natura violenta del marito Foxy.
In che modo le due storie confluiranno?
Chi sono davvero i personaggi che partecipano alla storia?
Beh questa è una cosa che lascio scoprire a te, se vorrai cimentarti nella lettura de I segreti di Westhill House.
I SEGRETI DI WESTHILL HOUSE – CONSIDERAZIONI
Leggendo questo romanzo, mi è tornato alla mente un altro libro edito da Newton Compton Editore che ho letto a settembre: Quella mattina prima di morire. Anche in quel thriller, la violenza sulle donne era il fulcro attorno al quale si sviluppavano i fatti. Ho così riletto la recensione che avevo fatto, per accertarmi che non avessi scritto banalità, e come oggi, anche quella volta, avevo sottolineato la delicatezza dell’argomento e la mia paura nell’affrontarlo.
In questo periodo, a maggior ragione, data la forzatura dello stare in casa, chissà quante situazioni al limite si stanno vivendo. La cosa mi fa molto pensare. Come è possibile che nonostante l’evoluzione dell’uomo ci sia ancora chi pretende di far valere la sua autorità attraverso gli schiaffi?
Ma sopratutto è davvero così necessario dover sentirsi autorevoli nei confronti di una donna? Io sono dell’idea che un uomo debba essere il sostegno di una donna, il suo punto di riferimento, e anzi, pensandoci bene, anche facendo questo pensiero, sento di fare un torto al gentil sesso.
Uomo e donna dovrebbero essere considerati alla pari. Dovrebbero essere un insieme di fattori che si fondono fino a creare l’individuo di coppia perfetto. E questo non significa che l’amore debba essere eterno o che non possano esserci divergenze: anzi. Far valere il proprio punto di vista, confrontarsi e prendere decisioni insieme è uno degli atti di parità più grandi che possa esserci. Le relazioni finiscono, le idee divergono e le incomprensioni ci saranno per sempre, ma risolverle con rispetto e lealtà è sempre la chiave più giusta per trovare la via d’uscita.
In I segreti di Westhill House si leggono scene di violenza domestica che segnano la vita delle donne, ma anche quelle dei figli che sono costretti ad assistere a tali orrori. A me vengono i brividi solo al pensiero. Eppure, se leggendo un romanzo siamo consapevoli di leggere una storia frutto della fantasia dell’autore, in questo caso autrice, fa male, anzi tristezza, pensare che ci sono situazioni reali di questo tipo.
Se ti piace leggere e sei interessata o interessato a questo argomento, ti consiglio di recuperare il racconto della collega Stefania Guerra, contenuto nel nostro libro Quando il fine non giustifica i mezzi e pubblicato qui tra le nostre pagine, insieme a tutti gli altri del libri, per alleviare la noia da lockdown: Amore Amaro. E non me ne voglia Stefania se lascio a lei e alla chiusura della sua storia le mie considerazione finali su questo argomento: sposo in pieno tutti i suoi consigli.
I SEGRETI DI WESTHILL HOUSE – CONCLUSIONI
Prima di congedarmi, vorrei però porre l’attenzione su un altro aspetto, su un altro spunto di riflessione che mi è sopraggiunto grazie alla lettura di questo romanzo, ovvero la difficile influenza che hanno le scelte e le decisioni prese nell’affrontare un imprevisto nel rapporto di coppia.
In parte già ne ho parlato nelle riflessioni precedenti, ma supponiamo che vi bussi alla porta una donna che cerca aiuto, restando sull’esempio del libro, come vi comportereste? Nel caso che voi e il vostro partner non siate allineati sulla soluzione da prendere come ne uscireste?
Può una situazione che piomba all’improvviso nella vita di una coppia fare da spartiacque nella storia della stessa?
La mia risposta è si.
Ma la mia risposta è anche che lo stare insieme e l’amarsi è anche saper gestire tutte le situazioni che la vita ci mette davanti.
Del resto si sta insieme nella buona e nella cattiva sorte, nella salute e nella malattia… no?
CONSIGLIO FINALE
Permettimi, infine, di consigliarti una canzone che reputo straordinaria per il modo in cui tratta il delicato argomento della violenza sulle donne: Colpo di pistola – Brunori Sas.
Buon ascolto.