Un nuovo thriller dalla Newton Compton editori: Dolci, piccole bugie di Caz Fear.
“Cat ha ventisei anni ed è diventata una detective della polizia. Per riuscirci ha dovuto fare i conti con il suo passato, anche se non ha sconfitto tutti i fantasmi che la tormentano. Quando viene incaricata di raggiungere una scena del crimine non troppo distante dal pub di suo padre, non ha idea di quello che la aspetta. Il corpo è quello di Alice Lapaine, una giovane casalinga, e presenta segni di strangolamento. I sospetti si concentrano subito sul marito di Alice, fino a che Cat non riceve una strana telefonata che collega la vittima a Maryanne Doyle, un’adolescente scomparsa diciotto anni prima. La chiamata riapre antiche ferite per Cat: lei e la sua famiglia incontrarono Maryanne durante una vacanza, poco prima che sparisse. Anche se Cat era ancora una bambina, ricorda perfettamente che suo padre mentì durante gli interrogatori, quando negò di aver avuto a che fare con la ragazza. Potrebbe essere coinvolto nell’omicidio? Determinata a scoprire la verità, Cat si lancia in un’indagine che potrebbe riportare a galla antiche ferite.”
RECENSIONE:
Ci troviamo nuovamente a che fare con un thriller edito Newton Compton della scrittrice Caz Frear.
La trama vortica su Cat Kinsella, ispettrice e capo della polizia di Londra. La storia si apre con la protagonista che è ad una seduta con una psicologa. (E qua possiamo dire: Si incomincia bene!) Durante l’ultima indagine, Cat ha avuto un crollo psicologico dovuto a stress post-traumatico, la sua sensibilità ed empatia non è riuscita a sopportare il caso di una bambina di tre anni che è rimasta a vegliare la madre morta.
La protagonista ha molti scheletri nell’armadio che riguardano specialmente il suo passato, suo padre e il caso dell’adolescente Matyanne Doyle, scomparsa molti anni prima.
Quando tutto sembra finito nel dimenticatoio, finché il cadavere di una giovane casalinga, identificata poi come Alice Lapaine, viene ritrovato fuori dal locale gestito da suo padre.
SPOILER. E con un colpo di scena, si scoprirà che questa donna non è altro che quella giovane adolescente scomparsa vent’anni prima, Maruanne Doyle celata sotto un’altra identità. Tutto ciò porterà subbuglio nella mente di Cat, che la porterà a pensare che suo padre centri qualcosa con l’omicidio. Dunque si ritroverà a fare a pugni con il senso della giustizia e la fedeltà della famiglia.
Il romanzo risulta scorrevole e fluido, non ho trovato errori di chissà quale genere. Ma purtroppo ho fatto molta fatica a concluderlo.
Non mi è sembrato uno di quei generi Thriller che lascia senza fiato e ti fa venire la voglia di girare una pagina dopo l’altra per cercare di sgarbugliare la matassa. La prima parte del libro, mi duole ammetterlo, l’ho trovata un po’ noiosa, ma questo è solo un mio parere che non deve essere per forza preso come bibbia. I gusti sono gusti.
Il personaggio è ben elaborato, eppure la storia per com’è raccontata all’inizio, mi ha fatto ricordare il romanzo de “La ragazza del treno”.
Insomma, non penso sia un romanzo da scartare. Anzi, penso che si potrebbe anche apprezzare e la trama non è del tutto scontata, visto che negli ultimi capitoli la vicenda comincia a prendere un po’ di movimento.
Purtroppo non mi ha saputo colpire a fondo.