Ciao iCrewer! Oggi sono qui per raccontarti della mia ultima lettura, L’ultimo segreto di Paganini, di Davide Lazzeri, pubblicata nella versione cartacea da E-Stories e in quella digitale da Aliberti.
Quello di Davide Lazzeri è un thriller intricato e coinvolgente, in cui la Storia gioca un ruolo particolare e di primo piano.
La trama (poca, per evitare spoiler)
Tutto ha inizio da un ritrovamento, da vecchie carte abbandonate in una soffitta e ingiallite dal tempo. O forse, è meglio dire che tutto inizia da Paganini, dal suo essere così magnetico e chiacchierato, desiderato e odiato. Dall’essere un genio della musica, in grado di incantare il pubblico con le sue composizioni.
Immaginati, dunque, cosa potrebbe accade se l’ultima, inedita, leggendaria composizione del Maestro venisse riportata alla luce. Sarebbe un pezzo così raro da giustificare rapimenti? Omicidi? Inganni e tradimenti?
L’ultimo segreto di Paganini: la recensione
Inizio dicendo che questo libro mi é piaciuto. Ed è un punto molto importante, considerando che, solitamente, affronto con un certo scetticismo i romanzi che comprendono un’indagine (troppo spesso intuisco il vero colpevole anche a metà opera, il che rende il resto della lettura molto meno coinvolgente del dovuto). In questo caso, seppur avendo collegato qualche puntino in anticipo, sono stata molto sorpresa dal finale a effetto.
Lo stile è scorrevole, la narrazione fluida. Sebbene pare che la vicenda ci metta un po’ a ingranare, in realtà si tratta del riscaldamento necessario per affrontare il resto del racconto.
Le descrizioni i sono precise, dettagliate senza essere pedanti; aiutano a calarsi nel contesto, ma non fanno perdere il filo del discorso.
Ecco, parlando di dialoghi, non posso non fare un’osservazione: in molti punti della narrazione prendono la parola personaggi che si occupano di settori molto specifici (spesso medicina o musica). Quando ciò avviene, non sempre le battute che essi scambiano sono facilmente comprensibili per chi, come me, é digiuno su questi argomenti. Si nota lo sforzo di Lazzeri per rendere i passaggi più digeribili, però, purtroppo, a volte l’intento non riesce, oppure gli interventi sono così lunghi da far perdere il punto.
Tuttavia, considerando che si tratta di un lavoro molto articolato, in cui la vicenda si sviluppa su svariati piani e con molti intrecci complessi, e che è il romanzo d’esordio di Davide Lazzeri, non posso che essere soddisfatta della lettura.
Ho apprezzato il voler esplicitare, nelle ultime pagine, il profondo lavoro di ricerca compiuto dall’autore. Credo che dimostri la serietà con cui si è approcciato alla scrittura del suo libro.
Non voglio scendere troppo nel dettaglio per quanto riguarda i personaggi, perché ho trovato molto piacevole il non capire subito chi sarebbe stato i nostri occhi nella vicenda. Mi limiterò a dire che, a mio parere, tutti i protagonisti sono ben delineati. Ci viene dato uno scorcio del loro passato senza che ciò diventi invadente; mentre molto più spazio è dedicato alla loro interiorità, permettendoci di conoscerli e capirli meglio. Bello anche il trattare le comparse non solo come nomi, ma dicendo qualcosa anche sul loro conto.
La cover è carina, ma manca un po’ di pathos, secondo me. Forse sono le colorazioni troppo slavate? Comunque, si capisce subito che la musica ha un ruolo fondamentale nella storia (come si denota anche dal titolo).
Nel complesso, un thriller coinvolgente e ben scritto.
Davide Lazzeri
Davide Lazzeri è specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica, nonché docente nell’omologa facoltà delle università di Firenze e di Ancona. Già avvezzo al mondo della stampa, ha pubblicato svariati lavori monografici in riviste di settori, oltre a numerosissimi articoli.
È appassionato non solo del suo lavoro, ma anche del mondo dell’arte. Per questo, ha deciso di combinare i suoi interessi, raggiungendo traguardi notevoli: ha guidato l’equipe che ha scoperto la malattia degenerativa delle mani di cui soffriva Michelangelo Buonarroti e la paralisi della mano destra che afflisse Leonardo Da Vinci a fine carriera. Ha, inoltre, svelato alcuni segreti anatomici presenti nelle opere maggiori di Sandro Botticelli e Agnolo Bronzino.
Oltre a L’ultimo segreto di Paganini, Davide Lazzeri ha pubblicato il manuale Chirurgia e Medicina Estetica dalla A alla Z. La Scienza al servizio della Bellezza.