Caro iCrewer ti è mai capitato di sentirti il lettore sbagliato per il libro sbagliato? Ecco è un po’ quello che è successo a me con “Ancora noi” di Ruth Jones.
Le motivazioni sono molteplici e nemmeno troppo semplici da spiegare. Partirei dagli aspetti positivi di questo romanzo, la storia è ben scritta, le pagine ti scorrono facilmente tra le dita e la narrazione molto ben fatta fa entrare il lettore nel contesto e lo tiene incollato alla lettura.
I personaggi sono tutti ben delineati, il narratore onnisciente e lo stile narrativo in terza persona consente di descrivere la vita, la psiche e le decisioni di ogni singolo personaggio.
Inoltre l’autrice inserendo nel testo del romanzo l’anno in cui la vicenda si sta svolgendo in quel determinato momento riporta il lettore nel passato dei personaggi così da poter mostrare la loro evoluzione, le loro scelte, i loro sbagli, il loro essere umani…
E’ un romanzo complesso “Ancora noi”, ma è anche un libro che ha suscitato in me molte emozioni contrastanti e molto spesso non positive.
In particolare non ho per nulla amato l’atteggiamento del protagonista Callum, infatti nel romanzo viene descritto inizialmente come un giovane professore felicemente sposato e in attesa del suo terzo figlio, tuttavia non appena conosce la giovane ventiduenne Kate ci finisce inevitabilmente a letto o, meglio, nelle cantine del bar e seppur riconosce di stare compiendo, nei confronti della bella e saggia moglie, un atto orrendo continua a praticarlo anche poche ore prima del travaglio di quest’ultima e iniziando a creare un circolo vizioso di bugie che non fanno altro che irritare il lettore che vorrebbe trovarselo davanti per dargli un bel cazzotto sul muso.
Non era più divorato dal rimorso. Perché quello che stai facendo è abominevole, si diceva. È al di là di ogni pentimento e di sicuro è imperdonabile. E il diavolo nella sua testa gli diceva: Tanto vale godertela finché dura, Cally Boy. Perché credimi, quando lo scoprirà e lo scoprirà, ti crollerà tutto addosso. Lo sapeva eppure non riusciva a smettere.
Più clemente, ma non troppo, mi sento nei confronti di Kate: prima giovanissima e poi attrice di talento. Il romanzo inizia presentandocela come una giovane piena di allegria, spirito di iniziativa, sogni, per poi mostrarci una giovane donna depressa, sposata con un marito dolce, ma che non riesce ad amare e con una figlia che trascura per il lavoro.
Sono molti i vizzi di Kate in cui emerge la sua debolezza, il suo malessere che la porterà a una graduale rovina e a una successiva rinascita.
Se di quasi nulla si può incolpare la giovane Kate se non di essersi innamorata di un uomo di quindici anni più grande e sposato di aver combinato una grande sciocchezza, la kate adulta persevera tutta una serie di errori che evidenziano il suo lato umano e la fanno amare dal lettore.
È proprio questo ciò che l’autrice riesce a far uscire, l’umanità dei personaggi che esplode con i loro pregi e i loro difetti ciascuno è un arcobaleno di variopinti colori e di sfumature di chiaro scuri.
Ruth Jones
Ruth Jones vive a Cardiff è una sceneggiatrice e attrice famosa del piccolo schermo. Ha recitato in numerose serie tv britanniche.
Il suo romanzo d’esordio “Ancora noi” è da subito diventato un bestsellers: ha esordito al primo posto della classifica del Sunday Times, rimanendo in top ten per dieci settimane ed è stato scelto dalle librerie WHSmith come migliore romanzo tra tutte le proposte dell’anno.