L’allieva dai bestseller di Alessia Gazzola
COMUNICATO ANSA
Dopo il grande successo delle precedenti stagioni, e gli ottimi ascolti ottenuti dalle repliche torna “L’Allieva”, con i nuovi episodi la serie di Rai1, tratta dai romanzi best-seller di Alessia Gazzola, coprodotta da Rai Fiction ed EndemolShine Italy con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale e la regia di Fabrizio Costa e Lodovico Gasparini, in prima visione da domenica 27 settembre per sei prime serate sull’ammiralia del servizio pubblico. In questa terza stagione – basata sui romanzi Un po’ di follia in primavera e Arabesque (ed. Longanesi) – Alice Allevi (Mastronardi) non è più un’allieva è un medico legale a tutti gli effetti:
“È cresciuta- racconta l’attrice protagonista- , è quasi una competitor di quello che all’inizio della serie era il suo mentore ovvero Claudio Conforti (Guanciale), e di cui si era innamorata, non inciampa più ma mette i tacchi, e continua a risolvere casi con l’aiuto della polizia grazie al suo intuito” dice la Mastronardi nel corso della presentazione a Viale Mazzini. Ed è proprio la crescente autonomia professionale di Alice, insieme all’arrivo della nuova “Suprema” dell’Istituto, la prof.ssa Andrea Manes (Antonia Liskova), a mettere a dura prova il rapporto con Claudio. Alice – prosegue Mastronardi – è affascinata dal carisma di questa quarantenne dalla carriera sfavillante, emblema dell’intraprendenza e del successo femminile, vede in lei ciò che potrebbe diventare in futuro, anche se scopriremo andando avanti che ha un passato doloroso. E Andrea sceglie Alice come sua assistente personale ricoprendola di incarichi, responsabilità e aspettative, con il risultato di monopolizzare completamente la sua vita. Si crea fra le due un rapporto di rispetto fra donne che lavorano anche se hanno avuto percorsi di vita diversi”.
Lino Guanciale: “Alice comincia a lavorare in maniera indipendente, viene gratificata per le sue qualità ed entra in una esaltante fase della vita, mentre Claudio si sente in una fase di stallo: bisogna riconfigurare il rapporto. Rimane ovviamente la commedia; chi ama i battibecchi trai due non resterà deluso, come non lo sarà chi è divertito dal carattere di CC (il soprannome di Conforti) ma forse il pubblico – dice rispondendo ai cronisti che chiedono dove è racchiuso il successo della fiction – è nel bilanciamento di questi due caratteri, lei cosi’ amabile, la figlia che ogni genitore, sogna lui anche perfettino ma con delle difficoltà a rapportarsi a cedere. Non è troppo mieloso, i racconti sono caratterizzati anche dai gialli di puntata da continui imprevisti”.
L’allieva farà capitolare il maestro?
Ma si sposano ci sono delle foto o è un sogno? Mastronardi: “La proposta Conforti la fa, a modo suo, ma a fa. Bisognera vedere se poi, prima della fine delle sei puntate, i due arriveranno davvero a dirsi il fatidico “Sì”. Guanciale: “chi segue la serie sa bene che Alice ha sue fantasie. E le sue visioni matrimoniali sono variegatissime: si ha a che fare con una visionaria. Io provo anche diversi abiti”. Lui Guanciale il “sì” l’ha detto per davvero recentemente, riuscendo a mantenere la riservatezza…” È vero ero sul set e il giorno dopo in Campidoglio”. Tornando alla fiction l’Allieva a complicare ulteriormente le cose e a portare scompiglio nella vita della coppia c’è anche l’arrivo di Giacomo Conforti (Sergio Assisi), fratello di Claudio. “mi sono trovato molto bene, confessa l’attore – ad entrare in corsa in una serie di grande successo. I due fratelli sono agli antipodi: tanto Claudio è preciso, quanto Giacomo è fuori dagli schemi sopra le righe”. Il suo arrivo riapre vecchie ferite e costringerà Claudio e Alice a prendere decisioni difficili. Non mancano, in ogni puntata, i casi gialli che vedono Alice impegnata come medico legale. Sul campo ritrova il PM Sergio Einardi (Giorgio Marchesi) e un’amica di vecchia data, Silvia Barni (Chiara Mastalli), diventata nel frattempo vice questore, affiancata dall’agente Visone (Fabrizio Coniglio). Non è sciolto il nodo su un eventuale quarta stagione “vedremo cosa succederà, bisogna avere rispetto dei personaggi e delle storie se hanno ancora qualcosa da raccontare”, dice Mastronardi, “ma vedremo”.