Ragazzi chimici è un testo scritto a quattro mani dalla counselor Angela Infante e dalla arguta penna di Andrea Mauri ed è edito da Ensemble. La post fazione appartiene al sessuologo e docente universitario di Psicopatologia del comportamento sessuale Fillippo Maria Nimbi.
Questi collabora anche con l’Istituto di Sessuologia Clinica ed è autore di numerosi articoli scientifici in psicologia clinica e sessuologia con rilievo in ambito sia nazionale che internazionale.
Quest’opera affronta, sotto forma di storie – interviste, un argomento tanto serio quanto delicato che, nostro malgrado, sta sempre prendendo più piede anche nel nostro Paese.
Ragazzi chimici: sai che cos’è il chemsex?
Il Chemsex è un fenomeno che nasce in Inghilterra, ma che, come detto, ha raggiunto anche l’Italia. Non si tratta però di un evento di cui andarne fieri, al contrario, è qualcosa che desta parecchia preoccupazione. Tale fenomeno vede l’uso di sostanze psicotrope che tendono a rendere più duratura ed eccitante l’attività sessuale e che caratterizza – ed è propriamente diffuso – negli ambienti omossessuali.
Cos’è che accade?
Be’, presto detto. La società di oggi è ligia a sfornare App per ogni evenienza: da quelle semplici che ti dicono quanti chilometri percorri quotidianamente, a quelle che ti permettono di metterti in contatto con persone nuove, che sia per un semplice incontro occasionale o che sia perché speri di incontrare la tua anima gemella in tal maniera.
Insomma basta un semplice click e trovi l’App già installata sul tuo smartphone a darti ciò che desideri.
Ebbene, anche nel caso del chemsex avviene la stessa identica cosa: attraverso specifiche App, il soggetto interessato viene individuato con maggiore facilità e viene catapultato direttamente dentro questi festini che nel gergo vengono identificati come chill.
Per poter accedere a queste chill, la persona, però, deve prima corrispondere quello che si chiama feed: feed necessario per poter acquistare delle sostanze stupefacenti che, manco a dirlo, dovrà usare al festino al quale prenderà parte. Affrontato e superato quest’ulteriore step, l’individuo in questione può finalmente accedere all’agognato evento, che solitamente può prevedere la partecipazione da un numero minimo di tre e fino ad un massimo di venti soggetti.
Cosa accade quindi a queste feste?
Complici le sostanze psicotrope assunte, l’ambiente stimolante – compreso il nutrito parterre di partecipanti -, la musica e persino dei video porno passati, ciò che accade è facilmente intuibile.
La durata di questi incontri può protrarsi per diverso tempo, persino giorni, ciò chiaramente dipende anche dalle sostante psicotrope che sono state acquistate in precedenza.
Un fenomeno quindi che desta preoccupazione, un binomio micidiale che vede da un lato l’assunzione di sostanze stupefacenti e dall’altro l’intrattenere rapporti sessuali non protetti; le conseguenze sono ovvie: possono generare sia seri problemi di dipendenza da sostanze tossiche, nonché il problema delle malattie sessualmente trasmissibili, tutt’altro che trascurabile.
Quali sono le droghe che di solito vengono assunte?
Si parla della GHB o GBL meglio note semplicemente come G, sostanze inibitorie che si rivelano letali qualora vengano mescolate con alcol o con antidepressivi, troviamo poi il mephedrone, un’anfetamina che può sovrastimolare cuore e sistema nervoso e che dà la sensazione di essere sempre euforici. Ma vi sono altre sostanze tossiche come il crystal.
Insomma, un fenomeno questo che non va sottovalutato, anche e soprattutto in considerazione del fatto che sta dilagando sempre più e che, chiaramente, ti porta all’interno di un circolo vizioso dal quale diventa difficile uscirne poi.
È necessario quindi che vi siano specialisti e strutture competenti per aiutare chi ne abbia bisogno, senza giudicare, senza criticare, ma fornendo solo il giusto sostegno.
Ragazzi chimici il libro di Angela Infante e Andrea Mauri
Ragazzi chimici ci fornisce uno spaccato di quello che rappresenta questo fenomeno e lo fa attraverso i racconti dei protagonisti stessi che prendono parte a queste chill; attraverso questa sorta di testimonianze verranno fuori gli aspetti che spingono questi individui a partecipare a queste feste, perché vogliono farlo, la loro voglia di smettere quindi di disintossicarsi, il desiderio di trovare quell’amore vero o addirittura la ricerca di loro stessi.
«Ragazzi Chimici è una testimonianza nuda e cruda, realizzata con una prosa asciutta e un linguaggio iperrealista che vuole accendere i riflettori su questo pericoloso fenomeno del chemsex, dagli stessi partecipanti definito “la bottiglia di vino che rende interessante la cena”». (Comunicato Stampa)
«I ragazzi chimici prendono cocaina basata, mephedrone, crystal; si fanno di ecstasy, di ketamina, di viagra. Per fare sesso con altri ragazzi chimici.
Il chemsex è arrivato nel Belpaese, e i pusher italiani si sono subito attrezzati con droghe che aiutano i ragazzi chimici ad andare avanti tutta la notte. Con una prosa asciutta e un linguaggio iperrealista, la counselor Angela Infante e lo scrittore Andrea Mauri raccontano le confessioni di chemsex di dieci ragazzi chimici italiani. Postfazione di Filippo Maria Nimbi.»
Angela Infante vive e lavora a Roma presso il Policlinico di Tor Vergata come counselor per pazienti sieropositivi, anche Andrea Mauri vive e lavora a Roma come archivista per Rai Teche. Autore di vari libri fra i quali possiamo citare Michkeymouse03 nel 2016, L’ebreo venuto dalla nebbia nel 2017, Due secondi di troppo nel 2018 e Contagiati nel 2019.
Insomma, Ragazzi chimici è un libro interessante e veritiero che va sicuramente letto.
Penso onestamente che la recensione sia un pò superficiale e a tratti sbrigativa, anche un pò giudicante. E’ come voler creare una distinzione tra bravi e cattivi ragazzi. E’ una fotografia del fenomeno! Intanto è utile che se ne cominci a parlare. Poi ci sono le storie individuali, quelle raccontate nel libro “Ragazzi Chimici” che nn si possono tralasciare. Sono realmente ragazzi sballati, sbagliati, sbaragliati o forse sono persone intrepide, sensibili, fragili che, affidandosi alla ricerca del piacere, si lanciano incerti nel buio di nuove esperienze, per cercare di dare un senso al vuoto e alla solitudine che, talvolta, si impadronisce delle nostre esistenze?
Ciao Ragazzo Chimico, anzitutto ti ringrazio per il tuo messaggio. Mi spiace che ti abbia dato l’impressione di essere stata superficiale e/o sbrigativa, non era questo quello che volevo trasmettere. Non è mia abitudine giudicare, men che meno questi ragazzi dei quali, ribadisco, ho veramente apprezzato ogni singola storia, cercando, nei limiti delle mie possibilità, di compenetrarmi nelle loro parole, nelle loro personali vicissitudini, negli stati d’animo che li pervade.
Ad ogni modo, sono stata felice di avere avuto la possibilità di leggere questo libro che, ti assicuro, mi ha lasciato molto dentro.