Se si pensa a una fiaba, quella per eccellenza, con il principe, la strega e tutto il resto, ebbene, la prima che vene in mente è sempre lei, la ragazza della mela avvelenata: Biancaneve e i sette nani.
Politically correct, come discriminare l’intelligenza
Che poi questo titolo lo hanno storpiato in tutti i modi, da ‘Biancaneve sotto i nani’ che non aveva nulla della fiaba da infanti, a tutte le parodie e distorsioni che ne sono state fatte. Sai che si dice impossibile ricordare a memoria tutti insieme i nomi dei sette nani? Incredibile no? Cioè, ragioniamo: Biancaneve è così famosa, è una storia così importante, una tappa così fondamentale nell’immaginario dei bambini, che su quella storia si misura la memoria della gente.
Biancaneve e i sette nani, nella rivisitazione animata di Walt Disney, sta subendo una delle censure che in questo periodo vanno tanto di moda e che, se non fossero tragiche offese imperdonabili all’intelligenza delle persone, sarebbero comiche.
Si sostiene invero (lascio volutamente il soggetto indefinito per non offendere pubblicamente quei mononeuronidi che imperterriti vedono fantasmi là dove ci sono splendide ragazze) che siccome il bacio del principe è dato mentre Biancaneve dorme, sia un abuso, sì leggi bene, un abuso, come un abuso sessuale, una molestia, visto che il suddetto principe, non aveva ricevuto il consenso dalla dormiente mangiatrice di Renette avvelenate.
Ebbene, c’è qualcosa da argomentare? no perchè mi pare un politically correct così privo di sostanza, che sprecare parole per controbattere a questa argomentazione mi metterebbe sullo stesso piano intellettuale di chi la sostiene e, davvero, iCrewer, non me la sento.
A parte il fatto che nel cartone Biancaneve e il principe si erano già conosciuti e ci era quasi scappata una mezza pomiciata da lontano. Da ricordare che la sdrucita Biancaneve, vestita con gli stracci vecchi della fichissime pin up del piano di sopra, la Matrigna, aveva baciato il becco di un uccellino il quale, piccolo paraninfo, lo aveva riportato sulle labbra del principe. E che non è un bacio quello? va bene, per interposta persona, ehm uccello… eh, no… diciamo per interposto animaletto, ma comunque sempre bacio è.
E poi ragazzi, il bacetto del principe mentre Biancaneve è nell’urna (quella sì una cosa inquietante… la decomposizione in mondovisione mi avrebbe fatto rabbrividire) è dato a fin di bene! Ma che ve lo devo spiegare? Ma secondo voi Biancaneve preferiva stare in coma per il resto dei suoi giorni anzichè vivere con il principe senza essere più costretta a rammendare i calzini dei Nani?
Politically correct, come discriminare l’intelligenza
Analizziamo però un attimo la questione, perchè a me pare che dietro questa questione che sa di idiozia e latte andato a male, ci sia l’irritabilità di qualche signora che, pur avendolo sognato per tutta la vita, non ha mai trovato uno straccio di principe azzurro che la degnasse di un bacetto. Anche uno piccolo… e allora a morte quella culona di Biancaneve che se lo è beccato mentre dormiva. A chi tutto e a chi nulla vero signora? e ormai non ti resta che avercela con le fiabe… perchè sono troppo, troppo distanti dalla tua realtà.
Spezziamo dunque una lancia per il principe e una, ancora più spessa, per le persone intelligenti, che non permettano mai a queste polemiche grottesche di fare breccia nel loro buonsenso.