Estate, tempo di manifestazioni: un fiorire di eventi turistico-culturali saluta la stagione estiva, complici le vacanze e la possibilità di godere gli scenari incantevoli del suolo italico, in un connubio di arte, cultura e territorio.
“Distesa estate,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini
dell’albe senza rumore –
ci si risveglia come in un acquario –
dei giorni identici, astrali,
stagione la meno dolente
d’oscuramenti e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca,
stagione estrema, che cadi
prostrata in riposi enormi,
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell’ordine che procede
qualche cadenza dell’indugio eterno.”
Vincenzo Cardarelli – Estiva (Opere, Milano, Mondadori 1981).
Caso mai non te ne fossi ancora accorto, è estate. E senza bisogno di scomodare un “poeta importante” come Vicenzo Cardarelli, (i cui versi rendono perfettamente l’idea di giornate dai “densi climi” con “la certezza di sole che dal tuo cielo trabocca” e “regala oro ai più vasti sogni”) la canicola di giornate afose fa desiderare e sognare ore che passano lente, sotto un ombrellone di una qualsiasi spiaggia o all’ombra refrigerante di fresche pinete montane. Sogno? Forse. La realtà, magari, è ben più dura: nella maggioranza dei casi e dei giorni estivi, ci vede boccheggianti, in code infinite nel traffico cittadino o in qualsivoglia sportello d’ufficio, “in fila per sei col resto di due”, come i famosi quarantaquattro gatti della canzoncina che ci hanno insegnato da bambini.
Sto divagando dici? Sì, vero. Lo sai che divagare mi piace. Del resto chi coltiva piante di poesia, non solo divaga e cerca connessioni fra le cose più strane e assurde ma sa come costruire grattacieli sopra le foglie… e a questo punto, se stai pensando che probabilmente ho qualche problema mentale, beh, che dirti? Forse non hai tutti i torti. O forse (e lo spero), ti diverti a seguire il filo illogico dei miei pensieri cogliendone le nascoste (a volte troppo) logicità e connessioni.
… E niente basta, abbiamo divagato troppo anche per una rubrica di poesia: torniamo, anzi caliamoci, nel ruolo di (im)probabili redattori di iCrewplay e redigiamo. In pieno clima estivo, con l’afa, la canicola, i “giorni identici, astrali“, la “felicità degli spazi” e “la certezza del sole”, rivolgiamo l’attenzione agli eventi poetici che arricchiranno l’estate 2019.
Il Bel Paese con la sua grande bellezza, meta di turisti di tutto il mondo, pullula di eventi di ogni tipo, sopratutto nel periodo estivo: io, (come tu che leggi) da turista fra le pagine, mi fermo oggi in una regione del Centro Italia, le Marche e ti racconto che qui la poesia è coltivata da “La punta della lingua” (e non pensare che il caldo mi abbia dato alla testa, non ancora almeno).
Nato nel 2006, “La Punta della Lingua” è il festival internazionale della poesia totale, con oltre 500 autori ospiti, provenienti da tutto il mondo per 400 eventi complessivi, in una intera settimana di programmazione.
La punta della Lingua è parte integrante del progetto “Marche della Poesia”, realizzato da Nie Wiem con il contributo della Regione Marche POR FESR 2014-2020 8.1 Imprese creative le Marche della Poesia. Sotto la direzione artistica di Luigi Socci e Valerio Cuccaroni, in co-organizzazione con il Comune di Ancona e il con il contributo della Regione Marche, “torna ad Ancona e nelle “Marche della Poesia” il festival della poesia totale La Punta della Lingua, giunto alla quattordicesima edizione, con oltre 50 autori italiani e stranieri, per 30 appuntamenti, in riva al mare di Portonovo e nei meravigliosi monumenti di Ancona, con possibilità di visite agevolate nella Recanati di Giacomo Leopardi e nel borgo medioevale di Offagna”.
Dopo l’anteprima online, fissata il 30 giugno con la Facebook Poetry, dal 1° al 7 luglio, il festival-poesia La Punta della Lingua 2019 farà vivere ai visitatori, una settimana di poesia in tutte le dimensioni del linguaggio poetico: dai grandi classici, ai poeti italiani del Novecento, dal satirico, agli esponenti di spicco della poesia performativa, dalla poesia elettronica alla poesia di ricerca, alla poesia orale improvvisata.
Un’attenzione particolare è riservata alla poesia ibrida, intermediale, installativa e interattiva nello spazio MultiVerso, in collaborazione con la Biblioteca di Recanati. Assai cara al festival è la poesia al femminile e quella dedicata ai piccoli, come anche la promozione della poesia come strumento di lotta all’emarginazione con il progetto Ora d’aria, che porta in carcere la poesia. Altrettanto interessante le poesia-denuncia delle condizioni di vita nei reparti psichiatrici.
Nello spazio multimediale MultiVerso, allestito dallo scenografo Federico Maugeri, sarà possibile visitare la mostra fotografica “Intimi Ritratti” di Dino Ignani che vede scatti fotografici di grandi poeti del Novecento, fino ai poeti italiani delle ultime generazioni. Lo spazio ospiterà inoltre proiezioni, installazioni ologrammatiche e 3D, performance poetiche, videopoesie e poesia elettronica.
Quindi, caro vacanziere estivo e accaldato, se capiti dalle parti marchigiane, una visita al Festival della poesia è d’obbligo: rinfrescarsi fisicamente e metaforicamente, tra versi, poeti e tutto quanto ad essi collegato “può dare pace al mio (tuo) cuore/ quanto la certezza di sole/che dal tuo cielo trabocca,/”… come il buon Cardarelli suggerisce.
A venerdì prossimo.
Per gli amici che sceglieranno di passare una vacanza poetica in uno dei luoghi delle “Marche della Poesia”, durante la settimana del festival, sono previsti sconti e agevolazioni.
Molto bella!
Grazie ?