Perdere tempo mi viene facile è un concentrato di creatività: Rocco Papaleo ci accompagna nel suo viaggio all’insegna del perdere tempo.
Perdere tempo mi viene facile: l’estrosità in un libro
Riflessioni, aneddoti, qualche poesia qua e là, canzoni e racconti: un universo di fecondità creativa nel quale l’autore ci accompagna, tenendoci per mano, e lasciandoci attraversare assieme a lui i cunicoli della sua mente, innervata da quello che lui considera il suo più grande talento: perdere tempo.
Un po’ come le anziane di cui parlava Guareschi nel racconto Il bianco, contenuto nella sua raccolta Don Camillo e il suo gregge:
(…) le vecchie bacucche che vanno in città sì e no una volta
l’anno e passano il loro tempo aspettando che il tempo passi (…).
Allo stesso modo per Rocco Papaleo perdere tempo è un’arte, una manifestazione di libertà.
Quello che emerge dal libro è la descrizione di un autore gioioso, profondo e fantasioso, frutto di una semplice famiglia della Basilicata degli anni Sessanta. Carico di temi, il testo è pieno di riferimenti autobiografici che, in qualche modo, hanno segnato la sua vita, rendendolo quello che è oggi. Esempio lampante è l’epifanico evento della sua prima volta al mare, dove, coccolato dalle onde, ha imparato l’importanza di restare a galla e di saper galleggiare nella vita. Ulteriore evento che ha segnato la sua persona è l’acquisto della prima chitarra, che gli ha aperto un orizzonte sul lato femminile del mondo, di cui si è poi inevitabilmente innamorato.
Ci racconta della sua terra, della Basilicata, di Lauria e della sua gente, facendoci immergere completamente nel contesto che lo ha plasmato. Rocco Papaleo, infatti, scrive:
La mia è la storia di uno che voleva andarsene e se n’è andato, ma che ora vuole tornare. Una storia di piccoli guizzi di felicità tenuti a bada.
Tra i vari ricordi di cui narra nel libro c’è anche quello dell’incontro – chissà se vero o frutto di movimenti onirici – con Paolo Conte in un ristorante di Asti. Le poesie, contenute nel libro, sono il mezzo con cui l’autore svela a qualcuno il suo interesse:
Per dire a qualcuno mi piaci uso sempre una poesia.
Perdere tempo mi viene facile è un libro leggero, che permette a chi sfoglia le pagine di immergersi in un universo fatto di musica, poesia, racconti autobiografici e aneddoti. Ma, tra una riga e l’altra, è inevitabile riuscire a constatare la profondità e l’intelligenza emotiva che segna l’autore, che con il suo estro creativo riesce a comunicare a chiunque si imbatta nelle sue parole, che siano in prosa, in versi, o cantate, quanto ci sia di bello nella vita, e quanto ancora da imparare abbiamo.
L’arte del perdere tempo diventa così un mezzo per dare spazio alla propria creatività. Rocco Papaleo straccia la trama dello spazio e del tempo con le sue parole, e ci regala un’opera nella quale possiamo specchiarci, e trovare parte della nostra sensibilità congelata nei suoi racconti.
Chi è Rocco Papaleo?
Rocco Papaleo nasce a Lauria nel 1958, è attore, regista, sceneggiatore e musicista. Con Mondadori ha pubblicato Una piccola impresa meridionale (2013).