In libreria, già a partire dal 30 aprile, il romanzo della giornalista e book blogger livornese Viola Conti intitolato Perché amo solo chi fugge?
Il libro, edito da Giovane Holden, approfondisce il mal d’amore che va curato e utilizzato come occasione per amarsi di più ripartendo da se stessi.
Amare non è mai un errore
Ecco cosa afferma l’autrice in merito al libro:
Amare non è mai un errore, è solo che dobbiamo capire che quando diventa nocivo per il nostro benessere psicologico e ci allontana da ciò che siamo, è bene investire le nostre risorse emotive altrove.
Amare è moltiplicare, condividere, vivere insieme con e per l’altro, non certo sentirsi da meno del proprio partner, diventandone dipendenti.
Io stessa ci sono passata e la scrittura è stata la mia terapia. Per questo vorrei aiutare anche chi come me si trova in una situazione analoga e si sente perso.
C’è sempre una via d’uscita dal dolore, basta trovarla e chiedere aiuto se non ce la facciamo da soli. Questo libro, oltre che ad una lettura piacevole per tutti, vuole essere uno strumento di auto aiuto per una maggiore conoscenza di sé, allo scopo di individuare certi campanelli di allarme presenti in una relazione disfunzionale.
Vediamo insieme la sinossi del romanzo!
Perché amo solo chi fugge? di Viola Conti
Quella di Celeste è una storia d’amore come tante altre e insieme unica, che diviene lo strumento ideale per una sorprendente indagine psicologica. Una giornalista quarantenne, vivace ma insoddisfatta, incontra un affascinante musicista rock in un locale. Uno sguardo, qualche parola, una chimica che sembra capace di esplodere. Lui non è libero, ma per lei diviene una ossessione.
Il gioco si fa intrigante ma ambiguo, e presto su di esso piombano delle domande inevitabili che pretendono delle risposte risolutorie, per cacciare ombre e dubbi. Mentre la tensione cresce, il pensiero di Celeste si perde in mille contraddizioni, rischia di distaccarsi dalla realtà e di finire nel grottesco, per seguire le suggestioni di un sentimento travolgente ma senza alcun fondamento certo.
Un racconto verace, diretto e sincero, che porta il lettore fianco a fianco con una protagonista brillante. Nel ripercorrere la propria storia, ella rivela le riflessioni più intime, i momenti leggeri di esaltazione e di speranza e quelli amari di rabbia e di sconforto, seguendo con ironia sagace il filo di un discorso che ha il gusto liberatorio di una confessione.
Accanto al romanzo, un saggio accurato indaga le caratteristiche psicologiche di Celeste, descrivendo nel suo profilo, grazie ai tratti che emergono dal testo, la personalità dell’abbandonica, ovvero una donna insicura e alla perenne ricerca di approvazione dagli altri. Con una minuziosa analisi, vengono individuate le chiavi per vincere le problematiche tipiche di tale personalità e riconquistare un equilibrio gratificante alle relazioni amorose.