Per antiche strade, scritto da Mathijs Deen, tradotto da Elisabetta Svaluto Moreolo e pubblicato da Iperborea, è un libro dedicato alle strade d’Europa. Sapevi, infatti, che esiste una rete internazionale di strade europee? Il loro nome inizia per E, seguita da un numero progressivo. Alcune di queste tagliano il nostro continente in lungo e in largo, a volte attraversando anche cinque stati diversi. Sono strade terresti, ma non solo: vengono qui inserite anche le rotte marittime. E la loro affascinante storia si perde nei meandri del tempo.
Per antiche strade: l’idea nasce da una frase
«Questa è la E8, che va da Londra a Mosca.» Così suo padre descriveva a un Mathijs Deen ancora bambino, il tragitto che da casa loro li portava a quella dei nonni. L’autore di Per antiche strade è ancora piccolo, ma il fascino per questa rete di antichi itinerari non lo abbandonerà più. Un viaggio nel tempo e nello spazio è quello che intraprende Mathijs Deen seguendo le orme di esploratori, banditi, pellegrini, rifugiati, piloti, viandanti e cercatori di fortuna d’ogni epoca.
Percorrendo queste strade, Mathijs Deen riesce a trasformarle in storie e a creare «un’epica delle strade europee che prima non esisteva», come ha sottolineato Matteo Caccia, nel video di presentazione del libro (lo trovi qui sotto, alla fine dell’articolo).
Se dico Route 66 che cosa ti viene in mente? E se ti dico la Panamericana? A differenze di quelle europee, le strade americane riescono a evocare un florilegio di immagini e pensieri, ma anche di musiche, diventando così epiche playlist di racconti. Al solo nominarle ti immagini già un’avventura dietro l’angolo fatta proprio per te. Perché per le strade europee non è stato lo stesso?
Per antiche strade è un libro ibrido: racconto autobiografico, romanzo storico, diario di viaggio, saggio narrativo. Sempre citando l’attore e conduttore radiofonico Matteo Caccia, possiamo dire che questo libro è riuscito a creare «una forma di esotismo dei luoghi di casa», luoghi che conosciamo fin troppo bene e per questo difficilmente riescono a esercitare su di noi lo stesso fascino di altre mete più lontane.
Ci possiamo sentire più europei leggendo Per antiche strade?
Sempre nel video di presentazione, Matteo Caccia pone a Mathijs Deen un’interessante domanda: «Rifare queste strade e raccontare queste storie ci consente di riconoscere una maggiore appartenenza a questo continente? (…) Ci permette di sentirci tutti un pochettino più europei?» «Ciò che voglio mostrare attraverso le storie di Per antiche strade è che a diversi livelli, sia noi che i nostri antenati siamo stati influenzati dalle stesse condizioni dello stesso continente, anche se talvolta da prospettive diverse» risponde Mathijs Deen. E poi racconta l’aneddoto del Balcone d’Europa, una caffetteria situata vicino a una delle foci del Reno.
E allora tuffiamoci in queste storie, percorriamo queste strade sulle orme della pellegrina Gudrid che dall’Islanda arriva a Roma per incontrare il Papa. Seguiamo le scorribande del bandito Bulla Felix lungo l’Appia antica, la discesa dei cimbri guidati da Boiorix, o ancora il viaggio del pilota d’automobili lungo tutta l’Europa.
8 capitoli per 8 puntate
Da oggi, sabato 30 maggio, è disponibile la prima serie di podcast prodotta da Iperborea, in collaborazione con l’Ambasciata e il Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi. Si chiama PER ANTICHE STRADE. Storie di viandanti che hanno fatto l’Europa ed è realizzata da Matteo Caccia. Protagonista è proprio il libro di Mathijs Deen che verrà raccontato in maniera semplice e senza troppi spoiler in 8 puntate diffuse settimanalmente. I podcast si potranno ascoltare in anteprima tramite la newsletter di Iperborea e, in seguito, sulle principali piattaforme streaming gratuite.
Mathijs Deen
Classe 1962, Mathijs Deen è un giornalista, scrittore, e autore di programmi di storia per la radio olandese. Diverse sono le sue pubblicazioni tra romanzi, saggi e raccolte di racconti.
Matteo Caccia
Matteo Caccia nasce a Novara nel 1975. Attore di teatro e conduttore radiofonico è conosciuto per i suoi programmi di storytelling. Tra questi, il più famoso è Amnèsia. È anche autore di tre libri: Amnesia, II nostro fuoco è l’unica luce, Il silenzio coprì le sue tracce.