Venezia. Il leone, la città e l’acqua è il nuovo libro dell’autore olandese Cees Nooteboom uscito per Iperborea. Il volume è disponibile ormai da qualche settimana in tutte le librerie ed è inserito nella collana narrativa della casa editrice che da sempre strizza l’occhio alla letteratura del nord Europa.
La traduzione dell’opera ha la firma di Fulvio Ferrari. Si tratta, a primo impatto – dopo aver letto la sinossi – di una dichiarazione d’amore alla città lagunare più conosciuta del mondo, senza dubbio un motivo di vanto per noi italiani.
Venezia. Il leone, la città e l’acqua di Cees Nooteboom
Venezia. Il leone, la città e l’acqua viene presentato come un vagabondaggio letterario. Devo dire che mi piace molto questa inquadratura. Un viaggio per i vicoli della città veneta guidato dalla letteratura, dalla filosofia e dalla storia che l’ha resa celebre in tutto il mondo.
Cees Nooteboom dopo tanti soggiorni in questa città decide di dedicarle un tributo, e lo fa con un libro che la celebra. Venezia è la sua città del cuore. L’autore quasi rinnega il suo essere forestiero e fa di tutto per distinguersi dalla massa dei turisti che ogni anno affollano i canali.
Del resto questo luogo vive anche di questo.
Ma come fai a spiegare ai veneziani che non fai parte della massa? Si chiede l’autore nella sinossi che si legge sulla quarta di copertina.
Cees Nooteboom è stato, e lo è , un grande viaggiatore. Risulta naturale quindi seguire la sua vena curiosa nelle pagine di questo libro. Il narratore si addentra nelle calle e si perde nella storia che esse conservano.
Una città che mette insieme la mobilità dell’acqua con l’immobilità della pietra, una città che ha accolto tra le proprie braccia grandi artisti del passato.
Proust, Ruskin, Rilke, Byron, Pound, Goethe, McCarthy, Morand, Brodskij, Montaigne, Casanova, Goldoni, Da Ponte, James, Montale: l’autore prende parte a una ideale conversazione che si protrae nei secoli.
Ma non solo: una volta stanco di storia, cultura e arte, l’autore si prende una pausa seduto al tavolino di un bar e osserva, come uno spettatore a teatro, la vita quotidiana che scorre.
Cees Nooteboom definisce la città come “un luogo in cui i racconti non si esauriscono mai”.
Amico iCrewer se sei stato a Venezia – credo proprio che tutti almeno una volta nella vita ci siamo stati – sai bene quanto sia affascinante questo luogo. Il fatto che un ennesimo autore, per giunta straniero, la omaggi con un libro le rende ancora una volta tutta la giustizia che si merita.
L’autore
Cees Nooteboom è nato a L’Aia nel 1933. La sua opera letteraria comprende narrativa, poesia, drammaturgia e soprattutto racconti di viaggio tradotti in tantissime lingue e per i quali ha ricevuto anche una candidatura al Nobel.
Il New York Times l’ha definito “una delle voci più alte nel coro degli autori contemporanei”.
Iperborea ha tradotto e pubblicato nel nostro paese alcuni suo romanzi come Avevo mille vite e ne ho presa una sola, Tumbas, Cerchi infiniti, 533. Il libro dei giorni e Addio.
Anche oggi amico lettore ti abbiamo segnalato una nuova uscita. Come sempre i nostri sono soltanto dei suggerimenti di lettura, poi sta a te sognare e volare dove più ti portano il cuore e la voglia di leggere. Oltre che il gusto per un genere piuttosto che un altro.
Non dimenticare che ormai Natale si sta avvicinando e più libri si puntano, più corposa sarà la wishlist che daremo ad amici e parenti. Che ci odieranno per questo 🙂
Perché sotto il nostro albero vorremo trovare una pigna di nuove pagine da leggere, vero?
Continua a seguirci e come sempre…
Buona lettura!