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Novità: Mi chiamavano Tatanka. Io, il Re operaio dei bomber di provincia di Dario Hubner

Stefano Buzzi 5 anni fa Commenta! 6
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È USCITA LA BIOGRAFIA DI DARIO HUBNER, UNO DEI GIOCATORI PIÙ AMATI DAI NOSTALGICI DEL CALCIO

Dario Hubner è senza ombra di dubbio un nome che se appartieni alla mia generazione, e quindi hai vissuto tutto lo splendore del calcio degli anni ’90 e primi 2000, ricorderai con piacere e con tantissimo affetto. L’anti eroe per eccellenza che si è conquistato il tifo di tutti a suon di gol.

Contenuti
È USCITA LA BIOGRAFIA DI DARIO HUBNER, UNO DEI GIOCATORI PIÙ AMATI DAI NOSTALGICI DEL CALCIODARIO HUBNER, MI CHIAMAVANO TATANKA: IL LIBRODARIO HUBNERTIZIANO MARINOCURIOSITÀ

Ora, arriva in libreria, per Baldini+Castoldi, la sua biografia scritta a quattro mani con il giornalista freelance Tiziano Marino: Mi chiamavano Tatanka.Io, il re operaio dei bomber di provincia. 

In un momento in cui tutti noi siamo orfani del gioco più bello del mondo, in cui tutti noi amanti del calcio nascondiamo a fatica i segni dell’astinenza, e solo in nome di un dramma molto più importante e più ampio restiamo in silenzio senza manifestare il nostro disagio, ecco che un libro come questo ci viene in soccorso per alleviarci le pene e sopratutto per farci fare un bel salto indietro nel tempo a quando il bisonte calcava i campi di calcio.

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Ovviamente, ho volutamente esagerato questa sindrome da astinenza, in realtà è corretto che il destino del calcio sia l’ultimo dei problemi in questo particolare momento della nostra storia, ma i libri no. I libri, è giusto che siano fedeli compagni delle nostre giornate trascorse in casa. Se poi sono libri che trattano il tema a noi più caro, ovvero quella palla che corre su un campo da gioco, ecco che abbiamo trovato l’America.

DARIO HUBNER, MI CHIAMAVANO TATANKA: IL LIBRO

Libro Dario Hubner

In questo libro si ripercorre la straordinaria carriera di Dario Hubner, partendo dalla sua gioventù divisa tra un lavoro e le partite per la squadra del suo paese nella categoria dilettanti, fino alla sua grande scalata verso il primato della classifica dei marcatori in serie A, e la definitiva consacrazione nel cuore di tanti appassionati del pallone.

La prefazione è scritta dai ragazzi di Operazione Nostalgia, un gruppo di appassionati di calcio degli anni ’90 che negli ultimi anni è diventato più che popolare. La loro pagina Facebook ogni giorno è visitata da milioni di utenti e quotidianamente le discussioni amarcord in riferimento ad un gioco del calcio che oggi sembra non essere più lo stesso  sono numerosissime.

 

Operazione Nostalgia organizza ogni anno dei raduni di tutti i nostalgici, di quelli come me che in quegli anni vivevano le loro domenica incollati alla televisione, o meglio ancora alle radioline, per seguire le gesta dei campioni che avevano schierato nella loro formazione del Fantacalcio. Questi raduni, non sono altro che partite di vecchie glorie, rigorosamente in attività durante quei due decenni, e ti assicuro, caro iCrewer, che sono eventi che riempiono gli stadi.

Te lo assicuro perché all’ultimo raduno ci sono stato. A Cesena. I miei amici mi ci hanno portato a luglio 2019 per il mio addio al celibato. Mi han portato a rivedere in campo Del Piero. E Dario Hubner.… che ha fatto gol, a Cesena, in uno degli stadi che lo hanno visto trionfare e di conseguenza osannare.

DARIO HUBNER

In realtà, se pensi al bisonte, pensi al Brescia. Pensi a quella squadra di inizio 2000 in cui giocavano contemporaneamente Roberto Baggio  e Andrea Pirlo, guidati da Carlo Mazzone, l’allenatore più nostalgico che ci sia, che grazie ai tanti gol di Dario Hubner ha raggiunto in quella stagione uno dei picchi più alti della sua storia.

Hubner è nato a Trieste nel 1967 ed è stato un calciatore in attività dal 1987 al 2011. Nella sua carriera ha segnato più di 300 gol ufficiali e detiene il record particolare, insieme a Igor Protti, a proposito di nostalgia, di essere stato capocannoniere sia in serie A, che in B, che in C.

Attualmente allena  l’ASD Verso Onlus – Accademia Fabrizio Lori, squadra di Mantova composta da atleti con
disabilità cognitivo-relazionali, iscritta al neonato campionato di Quinta Categoria.

TIZIANO MARINO

Come detto, il libro è scritto a quattro mani con Tiziano Marino, classe 1988. Ha vissuto per anni a Los Angeles dove ha collaborato, come freelance, per importanti testate come Vanity Fair, GQ, Il Mattino, Il Messaggero, Best Movie e tante altre. Collabora anche con la Gazzetta dello Sport e attualmente è il responsabile marketing e comunicazione dell’ Albinoleffe, squadra di serie C.

CURIOSITÀ

A dimostrazione della grandezza di questo ex giocatore, e dell’impatto sulla cultura di massa della sua immagine di giocatore di provincia lontano dai riflettori consueti alle grandi star del calcio, il suo nome appare in una canzone del cantautore Calcutta a lui dedicata: Hubner. 

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