Caro lettore, oggi ti voglio presentare le novità in libreria, ecco le ultime due uscite di narrativa, per il mese di marzo, della casa editrice Mondadori: La donna orso di Karolina Ramqvist, un romanzo storico e Il precipizio dell’amore. Solo appunti di una madre di Mariangela Tarì, un autobiografico.
Uscite Mondadori di marzo
La donna orso di Karolina Ramqvist
Il 16 aprile 1542, una giovane nobildonna francese di nome Marguerite de la Rocque si imbarca assieme al suo tutore Jean-François Roberval su una delle prime spedizioni coloniali nel Nuovo Mondo. A causa di uno scandalo sessuale a bordo della nave, viene abbandonata per punizione insieme al suo amante e a una domestica su un’isola desolata e deserta al largo della costa canadese. Marguerite è incinta e si trova all’improvviso in balia di animali selvaggi e di una natura inclemente.
Incredibilmente, contro ogni previsione, a costo di prove durissime, Marguerite riuscirà a sopravvivere a questa esperienza terribile. Secoli dopo, un’autrice contemporanea – madre di tre bambini, a sua volta alle prese con un inverno rigidissimo e un clima culturale ancor più gelido – si imbatte in alcuni testi che raccontano questa storia. In breve, la “donna orso” diventa per lei un’ossessione e, a poco a poco, la sua vita finisce per intrecciarsi con quella di Marguerite.
Karolina Ramqvist ha saputo creare un delicato equilibrio tra saggistico, autobiografico e immaginario, dando vita a un romanzo storico che non è come gli altri romanzi storici, e nel quale la protagonista centrale è l’autrice stessa e il suo rapporto appassionato con l’inafferrabile e straordinaria Marguerite de la Rocque.
“La donna orso” non è solo una storia di sopravvivenza, ma anche una potente meditazione sulla femminilità e sull’atto di scrivere che trascende i secoli, una narrazione affascinante e complessa sulla vita, la morte, il corpo, l’anima, la femminilità, il potere, il denaro, il passato e il presente, la genitorialità, la verità, le bugie e il modo in cui la scrittura si lega al racconto della verità. Un romanzo che prende le mosse dalla morte e dall’oscurità, ma che in realtà finisce per raccontarci la vita nei suoi momenti più brucianti.
Karolina Ramqvist
Karolina Ramqvist è lo pseudonimo con cui è nota la scrittrice e giornalista svedese Annika Virtanen Ramqvist. Autrice di numerosi romanzi, è nata Göteborg nel 1976, con Den vita staden ha raggiunto il successo internazionale nel 2015.
Il precipizio dell’amore. Solo appunti di una madre di Mariangela Tarì
Il dolore è come l’amore, è una potenza creatrice. Quando si ama tanto si crea: una famiglia, un figlio, un dipinto, parole nuove… Il dolore fa lo stesso. Quando è troppo forte deve diventare qualcos’altro.
Mariangela Tarì, madre di due figli colpiti entrambi da gravi malattie, l’ha visto accadere. Mamme e papà senza più figli che si aggirano negli ospedali, che creano associazioni, che lottano per leggi più eque. Genitori attraversati da un dolore troppo grande che scartano l’odio e piantano ancora margherite.
In queste pagine impetuose, vitali, la sofferenza si trasforma in energia, progettualità, combustile da bruciare “perché quando si ammala un bambino tutti si ammalano, tranne il bambino. Lui non sa di essere malato”. E allora non resta che alzarsi dal letto, andare nel mondo, sforzarsi di vedere la bellezza e fare spazio alla felicità.
Sì, perché gli anni di lotta giornaliera contro la malattia, la burocrazia, la società hanno reso limpida in Mariangela la consapevolezza che la felicità è una scelta. Di più: l’esercizio di forzare la felicità alla lunga la rende possibile.
Ed evidentemente anche contagiosa, perché leggendo questo libro sentiamo l’impulso a vivere di più, con più gioia, leggerezza, affrontando anche la paura e il rifiuto, e poi andando oltre. Un racconto catartico, che ha origine da una lettera scritta d’impulso a un quotidiano e pubblicata sulla prima pagina della “Repubblica” nell’ottobre del 2018, la prima scintilla di una fiamma che Mariangela Tarì tiene accesa insieme alla sua famiglia, agli amici, agli altri genitori e a tutti i caregiver, coloro che si prendono cura. Questa è una storia grande perché riguarda tutti, è un ponte lanciato tra chi vive la disabilità sulla propria pelle e chi la sfiora soltanto.
Mariangela Tarì
Ti voglio lasciare con un pensiero, trovato leggendo una lettera che l’autrice ha scritto al Direttore de La Repubblica e che mi ha strappato una lacrima:
Il dono è cogliere in mezzo alla bufera qualcosa che ne dia un senso. Il mio dono è stato comprendere fino in fondo che la vita è qui ed ora. Che potrebbe non esistere un domani.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!