Buongiorno iCrewer! Come sta andando la tua settima? La mia meglio, ora che posso segnalarti una nuova uscita per Edizioni Black Coffee! Sto parlando di A volte una bella pensata, scritto da Ken Kesey.
Si tratta di un romanzo che narra la storia di una famiglia americana, tra peripezzie e attimi da cogliere per inseguire il grande sogno di successo e indipendenza che sembra spesso essere intrecciato alle vicende che hanno nuovo nel Nuovo Continente (sì, lo so che ora come ora non è più così nuovo, ma è un modo di dire, no?).
Per certi versi, la lettura della trama del lavoro di Ken Kesey mi ha dato forti vibrazioni da Buddenbrook, la celeberrima saga familiare scritta da Thomas Mann. Chissà se anche a te farà la stessa impressione?
A volte una bella pensata: la trama
Siamo all’inizio degli anni Sessanta e a Wakonda, un piccolo paese dell’Oregon, monta una rivolta sindacale tra gli operai dell’industria del legno, oppressi dall’avanzata delle grandi aziende e dalle innovazioni tecnologiche che minacciano la domanda di manodopera. Solo una delle imprese locali ne resta fuori, approfittando così dello spazio vacante creato dallo sciopero: quella della famiglia Stamper.
Henry, il patriarca dominante e ancora in piena attività, è bloccato improvvisamente da un infortunio che lo costringe a fermarsi; Hank, il primogenito che da sempre cerca di conquistare la stima del padre, si appresta a impugnare le redini dell’attività. Al suo fianco c’è la moglie, Viv, donna bella e brillante cui la vita in casa inizia a star stretta. E poi, c’è Leland: il figlio di seconde nozze di Henry, che al principio della storia interrompe gli studi universitari per tornare in Oregon e rimboccarsi le maniche nell’azienda di famiglia e, forse, anche per mettere un punto a una lunga e tortuosa storia.
La casa degli Stamper, una scenografia precaria che cerca di resistere all’impeto del fiume sulle cui sponde sorge, diventa allora il crocevia di passato e presente, di forze contrastanti che si remano contro, nell’intimità domestica come nella Storia degli Stati Uniti.
Epopea familiare da molti considerata il capolavoro di Ken Kesey – autore del celebre “Qualcuno volò sul nido del cuculo” – “A volte una bella pensata” arriva per la prima volta in traduzione italiana dalla pubblicazione nel 1964 e a vent’anni dalla scomparsa di Kesey.
Ken Kesey
Ken Kesey è stato una personalità di spicco del panorama letterario americano. Nato nel 1935, ha trascorso gran parte della sua vita in Oregon. Dopo aver considerato di intraprendere la carriera dell’attore, optò invece per il corso di scrittura creativa dell’Università di Standford.
Si può proprio dire che Ken Kesey abbia tratto grande ispirazione dalla propria vita, per la stesura dei suoi lavori. Nel suo romanzo d’esordio Qualcuno volò sul nido del cuculo, ad esempio, si può rintracciare l’esperienza dell’autore come assistente nel reparto psichiatrico di un ospedale e come cavia volntaria per alcuni esperimenti farmacologici da parte dell’esercido degli U. S. A.
Per la pubblicazione di A volte una pensata, nel 1964, dovette recarsi fino a New York, e decise di intraprendere questo viaggio attraverso gli Stati Uniti a bordo di un vecchio scuolabus, in compagnia dei suoi amici (uno dei quali ispirò Jack Kerouac per il personaggio di Moriarty in Sulla strada).
Ken Kesey è mancato nel 2001.
Edizioni Black Coffee è molto fiera di pubblicare per la prima volta in italiano quest’opera, che si può facilmente considerare come un classico della letteratura americana, per di più nell’anno dell’anniversario della morte dell’autore.