Da una domanda di vent’anni fa di Chomsky, acerrimo sostenitore della libertà d’espressione a qualunque costo, l’autrice Benedetta Cosmi ha preso spunto per scrivere il suo secondo libro edito da Armando editore:
Il bene comune
dove la lettura è “un autentico e insostituibile bene comune”; dove, come ama ricordare il direttore del Corriere della sera, viene utilizzato un capitolo all’idea di un giornale costruttivo, “che prende a cuore un problema e lo segue fino a quando le risposte pubbliche e private, che quel problema pone, non saranno arrivate”.
La nostra autrice con la sua carrellata attraverso scuola, musei, teatri, tasse, università, infrastrutture sembra legare la cosa pubblica con un fil rouge: la conoscenza e l’impegno.
Individua nell’’incapacità di passare le redini quell’illusione tutta giovanile del “E che ci vuole? Posso farlo anch’io”.
Benedetta Cosmi
Giornalista economico, trentaseienne, esponente di spicco della società civile di Milano, da un lungo trascorso nel sindacato che ha contribuito ad innovare. Per cinque anni Innovation manager della Cisl e vicedirettore della testata sindacale milanese. È ora alla sua sesta pubblicazione. Con Armando Editore è al suo secondo libro, in entrambi l’attenzione sulle future generazioni, la società e il lavoro.