Eccoci qui, iCrewer, con il secondo capitolo delle uscite Garzanti di agosto e settembre. Finite, per il momento, le nuove pubblicazioni di narrativa, oggi ci occuperemo dei saggi.
Gli argomenti sono vari: dagli errori, al racconto di sé, fino a una sorta di guida di sopravvivenza. Vediamo cosa ci propone Garzanti!
L’arte di sbagliare alla grande di Enrico Galiano, in uscita il 27 agosto
Qualcuno ha detto che nella nostra vita non commettiamo tanti errori ma sempre lo stesso, ripetuto infinite volte. Perché i nostri sbagli raccontano di noi molto più di quanto non crediamo: della nostra storia, di come eravamo, di cosa siamo diventati. Eppure, soprattutto quando si è ragazzi – a scuola, in casa, persino con gli amici – sbagliare è diventato un tabù.
Enrico Galiano, con sincerità e coraggio, ha deciso per la prima volta di sfatare il mito della perfezione e svelare tutti i suoi errori e le scelte azzardate.
Da quelli apparentemente più piccoli, come quando ha buttato via l’occasione di uscire con la ragazza dei suoi sogni, a quelli più terribili, come quella notte in cui per poco non è stato arrestato; i brutti voti presi, quelli dati, gli sbagli perdonabili e imperdonabili, e come tutto questo l’abbia reso l’uomo che è oggi. Perché non c’è dubbio: sbagliare può causare ferite che impiegano anni a rimarginarsi e può lasciare segni indelebili nella nostra anima. Ma è necessario per capire chi siamo, per vivere una vita piena, per trovare davvero la nostra strada.
Enrico Galiano con questo nuovo libro offre sia ai ragazzi sia a tutti coloro – genitori, educatori, insegnanti – che hanno a cuore il loro futuro, la rinnovata consapevolezza che ogni errore altro non è che una tappa di quell’avventurosa e appassionante ricerca di sé stessi che è la vita. Ricordandoci che se si vuole davvero crescere, allora occorre soprattutto imparare a sbagliare.
Aprimi cielo. Dieci anni di raccoglimento di Alessandro Bergonzoni, in uscita il 10 settembre
Questo volume porta alla luce oltre dieci anni di ricerca di Alessandro Bergonzoni dalle pagine del «Venerdì di Repubblica»: idee, domande, déjà-vu, babelici elenchi, reiterazioni che inglobano e travalicano l’attualità, e ci permettono di scoprire gli universi – comici, folli, intimi, politici e sociali – dell’autore: un raccolto istantaneo frutto però di un tempo scandito e seriale, di un ritmo continuativo che qui perde la sua identità e lascia fare a chi legge altri ordini e altre sequenze, altre visioni d’insieme e particolari, note e ignote, dando un ordine che può essere rispettato ma forse anche perduto.
Con lo stile inconfondibile che non lascia né tregua né riposo al lettore, continuamente sfidato a scavare tra le infinite potenzialità della mente e della scrittura, Bergonzoni affronta dialetticamente quanto troppo spesso siamo invece portati a ignorare, a rimuovere e a non voler conoscere.
Il risultato è una raccolta antologica capace di spaziare tra registri e tonalità diversi, per farci compiere un percorso tra le mille anime, spesso sconosciute, di questo poliedrico artista. Uno stile di «Damocle» che pende sulla testa di chi vuol ritrovare un Bergonzoni e ne scopre cento, trovandone uno e perdendone chissà quanti altri, probabilmente misteriosi anche all’autore stesso.
Il coltellino svizzero di Annamaria Testa, in uscita il 10 settembre
Viviamo tempi incerti e facciamo fatica a riconoscere il mondo che ci circonda, in cui a eventi familiari se ne sono sommati altri totalmente inediti che non riusciamo a interpretare. Mai come oggi abbiamo avuto bisogno di un coltellino svizzero per poter di volta in volta pensare, progettare, inventare diversamente: come ci mettiamo in relazione con gli altri, il modo in cui veniamo esposti e condizionati dalle informazioni, le modalità di accesso ai saperi.
Come affrontare tutto in maniera creativa? E come possiamo avere buone idee e saperle distinguere da quelle cattive?
Annamaria Testa risponde con brio e competenza a questi e molti altri interrogativi per aiutarci a essere consapevoli dei meccanismi che guidano e orientano la vita di tutti noi, e imparare quindi a compiere scelte giuste. Perché esplorare nuovi orizzonti è diventata una necessità, e questa lunga chiacchierata ci aiuta a farlo con consapevolezza e speranza.