“È nato un giorno di dicembre di sei anni fa, per puro caso; ha preso la sua forma definitiva un anno e mezzo fa, quando ho visto improvvisamente come dare forma a tutto il materiale che avevo raccolto negli anni. Il bambino che si intravede tra le righe è mio padre e questa è la sua storia”. Così Marta Barone presenta il suo romanzo, Città sommersa, arrivato in libreria l’8 gennaio.
Vediamo la sinossi ufficiale
Il ragazzo corre nella notte d’inverno, sotto la pioggia, scalzo, coperto di sangue non suo. Chiamiamolo L.B. e avviciniamoci a lui attraverso gli anni e gli eventi che conducono a quella notte. A guidarci è la voce di una giovane donna brusca, solitaria, appassionata di letteratura, e questo romanzo è memoria e cronaca del confronto con la scomparsa del padre, con ciò che è rimasto di un legame quasi felice nell’infanzia felice da figlia di genitori separati, poi fatalmente spinoso, e con la tardiva scoperta della vicenda giudiziaria che l’ha visto protagonista. Chi era quello sconosciuto, L.B., il giovane sempre dalla parte dei vinti, il medico operaio sempre alle prese con qualcuno da salvare, condannato al carcere per partecipazione a banda armata? E perché di quel tempo – anni prima della nascita dell’unica figlia – non ha mai voluto parlare? Testimonianze, archivi e faldoni, ricordi, rivelazioni lentamente compongono, come lastre mescolate di una lanterna magica, il ritratto di una persona complicata e contraddittoria che ha abitato un’epoca complicata e contraddittoria. Torino è il fondale della lotta politica quotidiana con le sue fatiche e le sue gioie, della rabbia, della speranza e del dolore, infine della violenza che dovrebbe assicurare la nascita di un avvenire radioso e invece fa implodere il sogno del mondo nuovo generando delusione e rovina. Il romanzo di un uomo, delle sue famiglie, delle sue appartenenze, la sua vita visitata con amore e pudore da una figlia per la quale il mondo si misura e si costruisce attraverso la parola letta e scritta.
Un libro che ha tutte le carte in regola per essere un ottimo romanzo, capace non solo di raccontare la storia di un uomo, ma anche la storia di una città che insieme a lui è cresciuta, invecchiata e cambiata. Città sommerse sarà quindi anche un modo per andare a riscoprire Torino, per com’era e per com’è.
Chi è Marta Barone?
Marta Barone è nata nel 1987 a Torino, dove ha studiato letterature comparate. Ha insegnato per molti anni letteratura in un liceo di Como e adesso lavora come traduttrice e consulente editoriale per Mondadori, Einaudi, Rizzoli, Bompiani e Add Editore. Ha pubblicato tre libri per ragazzi, editi Rizzoli e Mondadori, di cui l’ultimo è stato I sette colori per sette pittori, del 2016. Città sommersa (Bompiani) è il suo romanzo d’esordio.