Caro lettore, oggi vorrei segnalarti un libro che parla di un legame speciale tra una figlia e un padre, talmente forte che va ben oltre la morte e dura per l’eternità.
Di quale libro ti sto parlando? Autobiografia di mio padre della poetessa Gloria Vocaturo, esordiente scrittrice nella narrativa che celebra la figura paterna e ha voluto offrire ai propri lettori un’immersione emozionante nel racconto di una famiglia intera, che ha influito sulla sua stessa esistenza.
Leggiamo insieme la trama di questo romanzo intimo e pieno di vita.
Autobiografia di mio padre
Qui nulla è camuffato. Tutti si amano, c’è una felicità stabile, vergine, eterna. Qui la Storia è sempre freschissima, nessuno è nel passato. Qui non c’è la morte.
Un romanzo intimo, emozionale, emozionante. In “Autobiografia di mio padre” Gloria Vocaturo edito da Castelvecchi affronta i valori fondamentali della vita: la famiglia, la morte, la spiritualità.
Leggendo, si respira l’eternità: i “Soliloqui” fungono da elementi connettivi tra ciò che accade, la vita, e il suo significato spirituale; rappresentano la voce interiore che, post-mortem, rimane indelebile.
Il padre diviene immortale.
Molto efficace, nel racconto, è la dialettica costante tra la sua presenza terrena – le sue debolezze, la sua italianissima malinconia – e la sua persistenza nell’Altrove.
Approfondimento dell’opera
In Autobiografia di un padre Gloria Vocaturo decide già dal titolo di creare un paradosso originale: il romanzo è narrato in prima persona dal padre dell’autrice (Romeo), anche se è in realtà è lei stessa a dargli voce, fiato e vita.
Il titolo crea la fusione delle due voci narranti ( Romeo e la figlia ) in una cosa sola attraverso un’unione spirituale che va nell’Oltre.
Questa prima esperienza come narratrice di Gloria Vocaturo fa emergere la necessità e l‘esigenza di scrivere del padre che, anche se deceduto da dieci anni, continua attraverso questo scritto a far sentire i propri pensieri e volontà.
Ambientato in un periodo storico particolare e complicato come quello della Seconda Guerra Mondiale, dalla lettura di questo racconto emerge la forza dirompente, ma anche evocativa e intima, del concetto di famiglia, di un nido protettivo, di un rifugio dalle difficoltà della vita, di un amore che continua a rimanere eterno anche dopo la morte.
Caratteristica che rende il testo ancora più riflessivo è la presenza dei soliloqui, delle brevi istantanee, durante i quali Romeo esprime i suoi pensieri sulla sua condizione spirituale: a lui mancano gli affetti ma respira ormai un senso di pace e di saggezza.
Da qui emerge la certezza di Romeo che nulla si perde, nulla si dissolve ma si ricrea e i legami sinceri e puri vivono per sempre, raggiungendo la perfezione dell’anima.
Gloria Vocaturo
Gloria Vocaturo, romana, vive a Napoli da venticinque anni.
Laureata in Scienze Politiche, ha all’attivo due opere poetiche: È solo parte di me” e Speranza”.
È inoltre presente in numerose antologie. “Autobiografia di mio padre” è il suo esordio in narrativa.