Bentornato amico iCrewer. Oggi ti segnalo con piacere una nuova uscita targata Iperborea: Il castello di ghiaccio di Tarjei Vesaas. Si tratta di uno dei maggiori autori scandinavi e questa nuova edizione del romanzo si può trovare in tutte le librerie già dal 2 febbraio.
Devo dire che personalmente ho un debole per i libri della letteratura del Nord Europa che escono con Iperborea. Ho, infatti, letto con grande piacere, alcuni romanzi di Arto Paasilinna che, come il libro che sto segnalando oggi, sono inseriti nella collana Gli Iperborei.
Il castello di ghiaccio: il romanzo di Tarjei Vesaas
Il castello di ghiaccio è un romanzo che scandaglia le inquietudini e le fragilità dell’adolescenza, sorretto da una incredibile storia di amicizia e smarrimento che ha l’atmosfera sospesa dei sogni.
Questa è la sinossi del romanzo:
L’inverno in Norvegia: il freddo, il buio, la solitudine, ma anche laghi che diventano lucidi specchi d’acciaio, alberi che si trasformano in ricami di brina, monti e valli che si confondono in un luminoso biancore.
Un sortilegio sembra immobilizzare ogni cosa, come la cascata vicina al villaggio che il gelo ha trasformato in un castello di ghiaccio, una straordinaria costruzione di cupole, guglie, anfratti e saloni, che pare attirare tutti a sé con una forza arcana, come i castelli incantati delle fiabe o le inquietanti rocce di Hanging Rock.
E anche questa è la storia di un’inspiegabile scomparsa, di una vana ricerca e di un mistero insoluto. Ma è soprattutto la storia di un’amicizia e lo scavo nel cuore di due adolescenti: la vivace Siss, trascinante dominatrice tra i giovani della piccola comunità, e la bella Unn, nuova arrivata, schiva e solitaria, che ha il fascino enigmatico di chi nasconde un segreto.
È un lento avvicinamento, il loro, che mette a nudo quell’identità complessa e indefinita tra l’infanzia e l’età adulta, quando tutto è portato agli estremi e mira all’assoluto, in un fragile equilibrio che basta poco a spezzare in dramma.
I bambini, gli adolescenti, i marginali che Vesaas sceglie come suoi protagonisti sono forse troppo sensibili per adattarsi al mondo, ma hanno il dono di vedere l’essenziale, di ascoltare le voci dell’acqua e del vento, di lasciarsi incantare dalla bellezza della natura fino a varcare il confine tra la vita e la morte per perdersi nel suo grande abbraccio.
La traduzione di questa edizione de Il castello di ghiaccio è affidata a Irene Peroni. Il libro è arricchito dalla Postfazione di Luca Scarlini.
L’autore
Tarjei Vesaas è nato nel Telemark, in Norvegia, regione contadina dove folklore e tradizioni popolari erano molto sentite. Nella sua carriera è stato un autore prolifico di romanzi, racconti, drammi e radiodrammi. È considerato un grande classico della letteratura norvegese del Ventesimo secolo, vincitore del Premio del Consiglio Nordico nel 1964 e plurinominato al Nobel.
Le sue opere si collocano tra il 1923 e il 1970. Agli esordi segue un modello neoromantico, mentre nel proseguo del suo percorso letterario si specializza in romanzi di tipo simbolico.
Il romanzo Il castello di ghiaccio è uscito per la prima volta nel 1963.
Con questa segnalazione mi auguro, come sempre, di essere riuscito a stuzzicare il tuo appetito da lettore incallito e mi congedo confidando in tante tue/vostre … buone letture!