Le nuove uscite di Bompiani che ti presento oggi fanno parte della narrativa straniera della casa editrice e sono di due autrici di successo: Lauren Groff e Lauren Oyler. Mentre il primo romanzo si addentra nel cuore dell’ epoca medievale all’interno di un convento tutto al femminile, il secondo libro fa emergere le identità che si celano dietro i social network.
Andiamo a vedere insieme le trame!
Le novità di Bompiani: Matrix di Lauren Groff
Il primo titolo che ti presento è Matrix dell’autrice di Fato e Furia Lauren Groff: un romanzo epico ambientato nel dodicesimo secolo ispirato a una donna vera, Marie De France, bandita dalla corte della regina Eleonora D’Aquitania, che scrive una serie di canzoni d’amor cortese in un convento femminile. Ecco l’estratto e la trama!
Costruendo un labirinto che la avvolga, dotato di un passaggio segreto, una strada così intricata da sgomentare chiunque salvo i visitatori più determinati, Marie potrebbe tenere le sue figlie lontane dall’influenza corruttrice del mondo. Potrebbero restare in questo angolo di terra dove l’abbazia si trova da sempre, con le sue figlie lontane da tutto, racchiuse, al sicuro. Sarebbero bastanti a se stesse. Un’isola di donne.
Inghilterra, Dodicesimo secolo. Marie, bandita dalla corte della regina Eleonora d’Aquitania, che ama di un amore ardente, è una ragazza sola, figlia illegittima di re, inutilmente colta, inutilmente appassionata, destinata com’è a una vita di clausura in un’abbazia che ha conosciuto giorni migliori, abitata da un piccolo popolo di donne inacidite dalla segregazione, dispettose, anche solo vecchissime.
Però Marie riconosce in quell’enclave isolata, così importante per l’economia del contado, una possibilità di crescita, di potere, anche. E così prende le redini di un’impresa tutta da costruire che la porterà a scivolare in silenzio fuori dal raggio autoritario del clero locale, verso un’indipendenza di spirito e di azione destinata a trasformare l’abbazia in un cuore pulsante di energie, fervido di progetti, illuminato, vivo, in cui ogni donna ha il suo posto e la sua occasione di brillare.
Ma da fuori premono l’invidia, le chiacchiere, la curiosità morbosa per quell’Utopia prima del tempo, tutta al femminile; e la badessa Marie è la prima a rendersi conto che libertà di pensiero e controllo della comunità sono a tratti inconciliabili, che il potere si conquista e si mantiene a caro prezzo, che le passioni, di qualunque tipo, sono pericolose.
Tra autentiche credenti, reiette e bastarde, figlie cadette, ragazze sole al mondo gettate via come stracci, nobildonne radiose, la vita dentro le mura del convento, al centro di un labirinto progettato per isolarlo dalle brutture, è complicata quanto quella di fuori, forse anche di più. Lauren Groff torna al romanzo con una storia serrata e originale, che ha il passo dell’epica, la luce di una canzone d’amor cortese e lo scintillio tagliente dell’anima della sua Marie.
Fake Accounts di Lauren Oyler
Il secondo titolo è Fake Accounts di Lauren Oyler, ambientato nella nostra epoca, in cui i social media posso essere utilizzati per avere una seconda vita, più oscura e tenebrosa. La protagonista è una giovane donna che scoprirà che in realtà il suo fidanzato è un celebre complottista anonimo. Cosa farà? Leggiamo un estratto e la trama!
Dormiva quasi sempre con il cellulare sotto il cuscino. All’inizio avevo pensato che fosse solo un suo gesto arbitrario, o che fosse collegato a qualche preoccupazione su eventuali emergenze notturne, o alla passata assenza di un comodino, ma quando iniziò a comportarsi in modo diverso – non strano, ma diverso – ebbi la certezza che lo faceva perché aveva paura che io leggessi le sue mail e i suoi messaggi.
Il fatto che il suo comportamento con il cellulare fosse precedente alla sua trasformazione da tizio divertente ma un po’ riservato in tizio leggermente meno divertente e un po’ più riservato non aveva importanza: qualunque fosse il motivo, era bizzarro dormire con il cellulare sotto il cuscino, e non ci avevo fatto caso fino a quando il sottile cambiamento nei suoi modi mi portò a considerare tutto quello che faceva sotto una nuova luce.
Alla vigilia dell’insediamento di Trump alla presidenza degli Stati Uniti, una giovane donna guarda di nascosto il telefonino del suo fidanzato e scopre che è un complottista anonimo molto famoso nella Rete. Questo forse spiega in parte il suo distacco e la sua elusività, ed è un’ottima ragione (oltre a Trump) per andar via e tornare a vivere a Berlino, dove si sono conosciuti. Qui la narratrice si immerge in un mondo di expat come lei, una sorta di gabbia non più molto dorata in cui persone di tutto il mondo dotate di identità evanescenti si guardano bene dal mettere radici vere, dall’imparare il tedesco, dal costruire una vita stabile, tutti sospesi in una sorta di acquario, in attesa di non meglio precisate certezze.
Chiaro che di persone così non ci si può fidare, come del suo ex fidanzato. Ma noi possiamo fidarci di lei, di quello che ci racconta dal suo punto di vista, del suo mondo fatto di verità modellate sulle bugie che corrono online? Un ritratto lucido, pieno di spirito e sarcasmo, del nostro oggi, in bilico tra la realtà e il racconto che ne facciamo, i fatti e la loro messa in scena, accuratamente orchestrata perché appaia interessante e attraente a chi la guarda dallo schermo di un computer o di un telefonino.