Crepitio di stelle, il nuovo romanzo di Jón Kalman Stefánsson, pubblicato in Italia da Iperborea nella traduzione di Silvia Cosimini, è una saga familiare dove si intrecciano i destini di quattro generazioni. L’autorevole magazine Die Zeit ha definito Crepitio di stelle come «una grande saga famigliare in un piccolo formato che unisce il meglio di diversi mondi letterari: la ricchezza di Tolstoj, la perspicacia di Flaubert, la sensibilità di Brontë, l’umorismo di Stern, la psicologia di Theodor Storm e l’amarezza di Thomas Bernhard.»
Anche in questo libro, Jón Kalman Stefánsson affronta alcuni dei grandi quesiti dell’essere umano, come la ricerca di un senso da dare alla vita, che contraddistinguono le sue opere. Ex insegnante e bibliotecario, Jón Kalman Stefánsson nasce come poeta per poi darsi alla prosa ed è oggi considerato uno dei più amati scrittori nordici. Tra le sue opere troviamo Luce d’estate ed è subito notte, la trilogia Paradiso e inferno, La tristezza degli angeli e Il cuore dell’uomo, Pesci non hanno gambe, Grande come l’universo e Storia di Ásta.
Crepitio di stelle: sinossi
Una conchiglia e un sasso, ricordi di famiglia che fanno riemergere dal passato due grandi storie d’amore e di vita: quella burrascosa e irrequieta del bisnonno, uomo dalle mille risorse e mille debolezze, che sposa una diciassettenne cui resterà sempre legato malgrado l’irrefrenabile tendenza alla fuga, e quella tenera e triste del padre, apprendista muratore che, venuto a Reykjavík dai fiordi dell’Est, trova l’amore della vita in una ragazza ribelle e sognatrice, destinata a morire troppo presto lasciandolo con un bambino di sette anni.
Quel bambino, oggi quarantenne, ripercorre con l’ingenuità dell’infanzia il dolore di quei momenti, le lunghe giornate di solitudine con i suoi inseparabili soldatini, la comparsa improvvisa e sconvolgente di una donna dal ruolo inquietante di matrigna. Ma riaffiorano anche i momenti quotidiani della vita del quartiere, il panettiere Böðvar dagli occhi tristi, le partite a pallone, l’amicizia con Pétur dalle mani delicate, le angherie del bullo Frikki.
Ricreando attraverso la scrittura i meccanismi della memoria, dove il tempo si dilata e si contrae sovrapponendo immagini, pensieri, sentimenti e luoghi, Jón Kalman Stefánsson intreccia i destini di quattro generazioni di donne e uomini, vite effimere come le nuvole nei cieli d’Islanda, la cui incessante ricerca di un senso – nella vita, nel bisogno di radici, nell’inesorabilità della morte e del desiderio – è assoluta ed eterna, come lo sono una conchiglia e un sasso: Un giorno, prima o poi, li riporterò tutti e due sulla Snæfellsnes e li lascerò al loro posto: il sasso sulla collina, la conchiglia in mare. Grazie per avermeli dati in prestito, dirò.
Gli appuntamenti da non perdere con Jón Kalman Stefánsson
In occasione dell’uscita di Crepitio di stelle, il 29 ottobre 2020 Iperborea organizza un evento online a librerie unificate – come scrivono sulla pagina Facebook dell’evento. L’appuntamento, un evento speciale del festival I Boreali – Nordic festival (purtroppo annullato quest’anno a causa della pandemia tutt’ora in corso) ha un titolo che trovo magnifico “Nasciamo poesia, poi negli anni ci trasformiamo in prosa” e inizia alle ore 18:30. A conversare tra loro e con il pubblico ci saranno Jón Kalman Stefánsson, lo scrittore Vanni Santoni e Pietro Biancardi, editore di Iperborea.
La diretta verrà trasmessa sulla pagina Facebook di Iperborea e condivisa sui canali social di una nutrita rete di librerie, un evento corale attorno a uno dei più amati autori del catalogo Iperborea in Italia.
Il secondo evento in programma sarà il 31 ottobre alle ore 14:00, nell’ambito del festival ticinese Eventi letterari Monte Verità. L’incontro si intitola “La luce che ci portiamo” e Jón Kalman Stefánsson parteciperà direttamente dall’Islanda grazie a un collegamento video. L’evento sarà trasmetto in diretta sul sito del festival.