Ricordo Recanati come un sogno, non perché lontano o sbiadito nel tempo ma per l’atmosfera carica di spiritualità e ricchezza letteraria. Un borgo sospeso tra il cielo e le colline erbose circondato in un abbraccio virtuale dalle pietre secolari delle case che la compongono e che in qualche modo la proteggono dalle contaminazioni della vita moderna. Passeggiando tra le antiche vie il tempo sembra fermarsi e riavvolgersi fino a respirare la vita di un tempo dove tutto sembra riportare ai sussurri poetici di un poeta la cui storia è da sempre, patrimonio dell’umanità.
Visitare Recanati è una scelta, non una semplice tappa di un percorso turistico; significa seguire curiosi le strette vie che indicano con i suoi versi la strada per arrivare ai luoghi dove il giovane Leopardi nacque e che lo videro crescere. Casa Leopardi è una meta obbligata per chi vuole provare l’emozione di aggirarsi tra le biblioteche private del palazzo della nobile famiglia, arricchite dai volumi e i testi scritti, senza pretendere, almeno fino ad oggi, di varcare il privato, luoghi protetti dalla curiosità degli estranei.
La notizia di questi giorni che ha piacevolmente sorpreso, già accennata nell’articolo su Leopardi scritto dalla mia collega Ornella, è la scelta fatta dagli eredi di restaurare, sotto la direzione della Soprintendenza alle Belle Arti, gli appartamenti del poeta, consentendo così l’accesso ai locali più privati del palazzo, stanze fatte costruire da Monaldo, padre di Giacomo, perché i figli avessero maggiore indipendenza. Olimpia Leopardi, discendente del poeta ne è particolarmente entusiasta…
“Questo progetto di restauro e di successiva apertura al pubblico degli spazi di Giacomo, è stato fortemente voluto da mio padre Vanni Leopardi, il nipote di Giacomo, venuto a mancare lo scorso novembre. Per questo sono particolarmente fiera di essere riuscita a portarlo a termine. Per la nostra famiglia è un momento importante e, mi auguro, possa esserlo anche per tutti coloro che hanno Giacomo nel cuore. Un sogno che si avvera per i tanti che, negli anni, si sono emozionati visitando la Biblioteca e che, da oggi, potranno finalmente vivere in prima persona le suggestioni che toccarono l’animo del giovane Leopardi”.
Il 21 Marzo prossimo, quindi, sarà inaugurato “Ove abitai fanciullo” il nuovo percorso che consentirà al pubblico di poter accedere alla parte superiore del palazzo e di visitare i saloni di rappresentanza, le collezioni d’arte, il giardino, il salottino che il poeta condivideva con i suoi fratelli, la sua camera privata dalla cui finestra si attardava ad “ascoltare il canto di Nerina”, una immersione totale nella sua vita quotidiana e in ciò che ha ispirato le sue liriche.
In attesa dell’inaugurazione primaverile, Casa Leopardi ha in serbo un’altra iniziativa: in occasione della festa di San Valentino, da venerdì 14 a domenica 16 febbraio 2020, tutti gli innamorati che vorranno visitare Casa Leopardi, riceveranno in omaggio l’accesso anche al percorso all’interno della Casa di Silvia.