È stato rivelato il nome del vincitore della settantaseiesima edizione del Premio Strega. È Mario Desiati con Spatriati, edito da Einaudi. Era stato considerato uno dei favoriti, e la sua abile penna ha confermato il pronostico.
Mario Desiati, vincitore del Premio Strega
La mezzanotte è passata da circa venti minuti, quando, la conduttrice Geppi Cucciari annuncia il vincitore dell’ambito premio letterario. Mario Desiati vince il Premio Strega con il romanzo Spatriati. Ha vinto con 165 voti e si è rifiutato di ripetere lo storico rito del sorso di liquore Strega bevuto a canna. Dice che lo berrà nella sua Puglia a cui ha dedicato la vittoria.
Lo scrittore pugliese durante l’intervista con Geppi Cucciari dice di essere “un uomo femminista”, e si è presentato al Ninfeo con ventaglio rosa e scarpe e pochette color arcobaleno.
Desiati ha anche dedicato il premio ad un’altra autrice pugliese, Mariateresa Di Lascia, che nel ’95 vinse postumo lo Strega, e all’amico Alessandro Leogrande, scrittore e giornalista tarantino morto nel 2017.
I suoi personaggi irregolari, alla ricerca di un futuro e di un’identità, come Francesco Veleno (che avevamo già incontrato ne ‘Il Libro dell’amore proibito’) e Claudia Fanelli, protagonisti di questa storia fluida, ambientata tra la Puglia e Berlino, dove torna spesso la parola patria, hanno conquistato pubblico e critica.
Lui è insicuro, lei è ribelle, sono profondamente amici fin dai tempi del liceo a Martina Franca e arriveranno sul grande schermo grazie alla Dude, giovane casa di produzione milanese che ha acquistato i diritti del romanzo presentato allo Strega da Alessandro Piperno. ‘Spatriati’ è una parola del dialetto martinese che vuol dire, appunto, irregolare. “E’ un seme dentro tutti noi’ spiega Desiati, 45 anni di Martina Franca.
La trama di Spatriati
Premio Strega 2022: classifica finale
- Mario Desiati – Spatriati (Einaudi), voti 165
- Claudio Piersanti – Quel maledetto Vronskij (Rizzoli), voti 90
- Alessandra Carati – E poi saremo salvi (Mondadori), voti 83
- Veronica Raimo – Niente di vero (Einaudi), voti 62
- Marco Amerighi “Randagi” (Bollati Boringhieri), voti 61
- Fabio Bacà – Nova (Adelphi), voti 51
- Veronica Galletta – Nina sull’argine (minimum fax), voti 24.