Sapersi inventare nuovi schemi in situazioni straordinarie è sinonimo di creatività e adattamento
Maratona di lettura d’autore sui social, nei giorni dell’emergenza covid-19: leggo questa notizia e mi scappa un sorriso. Penso che davvero l’uomo sappia trovare risorse impensabili in condizioni di emergenza, la creatività, l’inventiva, le capacità nascoste emergono proprio in situazioni estreme, come quella che stiamo vivendo.
E così se si scatenano le gare di solidarietà complici i social, se ci tendiamo una mano a distanza di sicurezza, se ci sosteniamo moralmente fisicamente lontani ma vicini con il cuore, sappiamo anche inventarci soluzioni originali ed interessanti, per far passare questo “tempo sospeso” nel migliore dei modi.
Ai concerti dai balconi abbiamo assistito e forse anche partecipato un po’ tutti, le video-chiamate con gli affetti più cari non si contano più, così come la scuola e gli studenti organizzati in lezioni online o i credenti che ne sentono la necessità, coinvolti negli appuntamenti di preghiera in rete: tutti sistemi inventati estemporaneamente, per sentirci più vicini.
Non parliamo dei vari consigli di cucina: alzi la mano chi non si è cimentato in ricette particolari di dolci e affini, tanto che con un filo d’ironia (giusto un filo, tanto per sdrammatizzare), mi viene da pensare che se non ci ammaliamo di covid19, rischiamo di ammalarci di diabete. Tutto questo, comunque, non fa che dimostrare l’eccezionale adattabilità e creatività umana, in condizioni particolari.
Vediamo il bicchiere mezzo pieno
Ognuno di noi, probabilmente, si è cimentato sperimentando cose che pensava di non saper fare e la sorpresa di riuscirci ha dato modo di capire che abbiamo, oltre che spirito di adattamento, tante belle potenzialità che aspettano solo di essere verificate. E a questo punto mi viene da aggiungere che non tutti i virus vengono per nuocere e che in ogni situazione di estrema negatività si cela sempre il positivo. Basta saperlo vedere e cogliere. E chissà se alla fine di tutto questo non riusciamo ad essere migliori di quanto eravamo prima.
Tanti scrittrici e scrittori, in questo momento davvero particolare, hanno deciso di condividere con i propri lettori, attraverso dei video pubblicati sui social, la lettura di alcune pagine dai propri libri…
Questa notizia, dicevo, mi ha suscitato le riflessioni scritte sopra e ho pensato che davvero il bisogno e la necessità fa superare ogni barriera e ogni chiusura, malgrado gli “arresti domiciliari forzati”.
I libri e la lettura sono, senza dubbio una maniera ottimale non solo per ingannare il tempo ma anche per “crescere” perché di crescere non si smette mai neanche a cento anni. Apprendere che attraverso hashtag e iniziative video sui social, autori, librai, editori, bookinfluencer e addetti ai lavori condividono le proprie letture e parlano di libri, anche in diretta, che devo dirti? A me è sembrata una vera “genialata” (consentimi il vocabolo, caro iCrewer) e un modo per diffondere cultura che sicuramente non guasta mai. Anzi, con l’analfabetismo di ritorno degli ultimi tempi, possiamo solo augurarci che l’iniziativa non si limiti solo a queste settimane di quarantena.
La maratona di lettura…
… Vede impegnati, come dicevo, diversi autori ed autrici famosi e meno famosi. Te ne propongo alcuni che con vero spirito di partecipazione e senza nessuna intenzione di lucro, hanno deciso di condividere la lettura di alcune pagine dei propri libri (romanzi, saggi, raccolte di racconti o poesie, manuali…). Una vera e propria maratona di letture d’autore. Sono convinta che avrai solo l’imbarazzo della scelta:
Andrea Vitali con Una finestra vista lago, Garzanti Editore, disponibile in versione ebook, completamente gratuita;
Donato Carrisi, noto scrittore e maestro di thriller, ogni sera alle 19, in diretta dalla sua pagina Instagram, legge per i follower il suo primo best-sellers Il suggeritore, Longanesi Editore;
Christophe Palomar legge un brano dal romanzo Frieda, edizioni Ponte alle Grazie;
Costanza Rizzacasa d’Orsogna propone un brano da Non superare le dosi consigliate, edizioni Guanda;
Il poeta Franco Arminio è presente con la raccolta Cedi la strada agli alberi, edizioni Chiarelettere e propone la lettura di alcuni suoi versi;
Gianluca Morozzi propone un brano da Dracula ed io, edizioni TEA;
Salvatore Striano partecipa all’iniziativa con un brano da Come Shakespeare può salvarti la vita edizioni Chiarelettere;
Marco Giarratana legge un brano da Romanzo con angolo cottura, Longanesi edizioni;
Anna Dalton collabora alla maratona di lettura con un brano da L’apprendista geniale, edizioni Garzanti;
Andrea Tarabbia legge un brano da Madrigale senza suono, edizioni Bollati Boringhieri;
Enrico Galiano propone un brano da Eppure cadiamo felici, edizioni Garzanti.
Una maratona di lettura a tutti gli effetti e un elenco al quale altri autori si aggiungeranno. Noi lettori o ascoltatori, abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: il tempo di ascoltare o leggere quello sicuramente c’è. A riprova del fatto e mi ripeto, che da ogni situazione negativa possiamo trarre vantaggi e benefici. Leggere non può che fare bene. Anzi, direi quasi che è curativo.