Caro lettore, ho appena terminato di leggere L’ultima notte al mondo di Cristiana Meneghin: ecco la mia recensione. Qualche ora fa ho terminato questo romanzo e, ammetto, mi è scappata una piccola imprecazione! Cristiana è un’amica e una simpatica e dolce collega della redazione di libri.iCrewplay, quindi avrei voluto veramente darle un voto pieno, ma purtroppo non posso attribuire cinque stelle ad un racconto che perfetto non è! Ti spiego perché ho dato solo 3,5 stelle!
La trama di L’ultima notte al mondo
L’inizio del racconto, i primi due capitoli per la precisione, li ho trovati pesanti e confusionari. Dal terzo capitolo in poi, la storia è un crescendo di emozioni, di colpi di scena, che portano la storia ad uno svolgimento veramente coinvolgente ed appassionante. Una storia d’amore vissuta fin nelle ossa e nel cuore. L’amore di Nessi verso il marito Mirko, morto in un tragico incidente. La passione amorosa di Freddi, Frederic Cabirati Leroy, verso la signorina Nausica Morandi, sfuggente, per la paura di soffrire ora che il suo cuore di vedova si sta cicatrizzando. Ci sono poi i sentimenti di amicizia di Gennaro ed Elisabetta, rispettivamente verso il protagonista maschile e femminile.
Freddi e la sua tenacia nel voler aiutare la sua contessa Nessi a vivere nuovamente, per alcuni aspetti mi hanno ricordato mio marito e ho ripensato a quanto è bello innamorarsi e vivere ogni attimo della propria vita, fino all’ultima notte al mondo, per rendere felice colui o colei che rende allegre le nostre giornate! Grazie Cristiana per queste emozioni che mi hai fatto provare, che, grazie al tuo romanzo ho potuto rivivere!
Gli ultimi capitoli, poi, mi hanno generato un vero turbinio di pianti, di rabbia: la protagonista rischierà, infatti, di morire per raggiungere l’amato e chiedergli perdono della rabbia che gli ha riversato contro! Durante la lettura della parte terminale del racconto ero vicina a mio marito che stava terminando di lavorare e solo il rispetto verso di lui non mi ha fatto lanciare via il cellulare sul quale stavo leggendo o tirare un calcio contro qualcosa, perché mi ero appassionata veramente tanto verso i protagonisti, mi aspettavo il lieto fine, quando, invece, arriva il colpo di scena finale.
Se dovessi dare un voto solo alla trama, sarebbe un 4,5, perché i primi due capitoli andrebbero organizzati in maniera diversa, in modo da coinvolgere il lettore fin dalle prime righe.
Acciderbolina… L’ultima notte al mondo
Si può dire… non è una parolaccia, vero? La insegno anche alle mie nipotine! In questo caso vorrei dire quel che non si può scrivere in una recensione! Ti starai domandando cosa mi abbia fatto arrabbiare così tanto? Tanti, oserei dire troppi, errori di battitura, considerando che è una redattrice, che, quindi, è abituata a scrivere! Ho rilevato, inoltre, anche alcuni errori di lingua italiana, sfuggiti anche all’occhio vigile della sua editor! Queste “sviste”, più o meno grandi, purtroppo sottraggono una stella al voto finale.
Leggete con la lettura volerete! Buona lettura!