Caro lettore, il libro che ti consiglio oggi è Lo scioglimento dei ghiacci di Valerio Cruciani, Ensemble editore.
Un libro molto particolare che mira a scardinare stereotipi sia di scrittura che culturali, per approdare ad una visione del ruolo della donna libera da pregiudizi e preconcetti.
Caratterizzato da una narrazione a più voci, tranne quella della protagonista, oggetto solamente di giudizi e azioni degli altri.
Ma conosciamo meglio l’autore di Lo scioglimento dei ghiacci
Valerio Cruciani è nato a Roma nel 1977 e ha vissuto in Spagna per diversi anni. E’ scrittore, sceneggiatore, professore di scuola secondaria e tutor di laboratori di cinema e poesia. È stato tra i fondatori della rivista digitale Amnesia Vivace.
Ha pubblicato Le città hanno gli occhi sempre aperti, La scheggia nel dito e Resurrezioni occasionali e ha partecipato a diversi festival internazionali.
La casa editrice Click Ediciones (Gruppo Planeta) ha pubblicato i suoi primi quattro romanzi ed è autore della piattaforma di chat stories Leemur. Come sceneggiatore, ha scritto corti, serie e lungometraggi, collaborando spesso con produttori e registi. Attualmente vive a Roma, dove lavora a un’antologia di poeti della Rioja, a un nuovo romanzo e a una raccolta di racconti.
Lo scioglimento dei ghiacci
Il titolo potrebbe ingannare e far pensare appunto a qualcosa che ha a che fare con la scienza, in realtà effettivamente Roberta, la protagonista è una glaciologa. Ma il titolo allude soprattutto allo “scioglimento” che avviene alle persone e alle cose attorno a lei a seguito della sua scelta di girare un film per adulti. Inizia così una duplice percezione di Roberta, che da stimata professionista, moglie e madre, al diventare virale del film, si trasforma agli occhi degli altri in donna di dubbia moralità, dai gusti sessuali discutibili, professionista non più (o non solo) della glaciologia.
“Ma Roberta non si sente di giustificarsi, di motivare le sue scelte, confidarsi o confrontarsi con qualcuno; è se stessa e questo, nel bene e nel male, la rende felice”
Questo romanzo mi incuriosisce molto soprattutto perchè nel libro a parlare non è Roberta ma sono gli altri personaggi che reagiscono e parlano, mentre Roberta agisce.
Come sempre buona lettura!