Buon sabato iCrewer! Eccoci giunti anche questa settimana a parlare di VIP. L’articolo di oggi sarà tutto al femminile, visto che parleremo di Daria Bignardi e del suo nuovo romanzo edito da Mondadori, Oggi faccio azzurro.
Forse avrai già sentito il suo nome o, molto probabilmente, sarà il suo visto a esserti familiare. Tuttavia, che ne dici di conoscere un po’ meglio Daria Bignardi? O, magari, di incontrarla virtualmente per la prima volta?
Chi è Daria Bignardi?
Nata negli anni ’60, Daria Bignardi è una conduttrice televisiva e radiofonica, giornalista e scrittrice.
Nel corso della sua ventennale carriera in TV ha diretto molti programmi: dalla prima edizione di Grande Fratello, a talk show come L’assedio, Le invasioni barbariche e L’era glaciale.
Leggendo la sua biografia, mi è subito saltato all’occhio come Daria Bignardi si sia sempre, in qualche modo, occupata anche di letteratura – sia sul piccolo schermo che all’interno di programmi radiofonici – curando spesso rubriche riguardanti le ultime novità disponibili in libreria.
Non c’è da stupirsi, allora, nel vedere il suo nome accostato anche alle riviste Donna, Vanity Fair o Rolling Stones, sia in veste di giornalista, sia di direttrice.
E la sua penna non scrive solamente articoli, no. Oggi faccio azzurro, il libro di cui sto per indicarti la trama, è solo l’ultima delle svariate opere che Daria Bignardi ha pubblicato con Mondadori. Altri titoli sono: Non vi lascerò orfani, Un karma pesante, L’acustica perfetta, L’amore che ti meriti, Santa degli impossibili e Storia della mia ansia.
Siamo quindi giunti al nostro punto saliente: la presentazione di Oggi faccio azzurro! Ecco qui la trama, goditela!
Oggi faccio azzurro
«Mi chiamo Gabriele, come l’arcangelo» aveva detto, «ma qui in Germania è un nome da donna. Il tuo invece che razza di nome è?»
Galla si chiama così in onore dell’imperatrice Galla Placidia: «Darmi quel nome è stato uno dei pochi gesti coraggiosi di mia madre». Da quando è stata lasciata dal marito, improvvisamente e senza spiegazioni, passa le giornate sul divano a fissare la magnolia grandiflora del cortile, fantasticando di buttarsi dal balcone per sfuggire a un dolore insopportabile di cui si attribuisce ogni colpa. Esce di casa solo per vedere la psicanalista Anna Del Fante o per andare in carcere. «Da quando Doug mi ha lasciata sto bene solo dentro. Canto con altre dieci volontarie in un coro di detenuti tossicodipendenti. Anche io devo disintossicarmi.»
Durante il primo viaggio da sola, a Monaco di Baviera, entra per caso in un museo dove è allestita la mostra della pittrice tedesca Gabriele Münter. Galla, che da ragazza studiava arte, ricorda solo che la Münter era nel gruppo del Cavaliere Azzurro con Vasilij Kandinskij. Ma quel giorno le sue opere «così piene di colore e prive di gioia» la ipnotizzano.
Da quel momento la voce di Gabriele entra nella vita di Galla: la tormenta, la prende in giro e intanto le racconta la sua lunga storia d’amore con Kandinskij, così simile a quella di Galla con Doug.
Mentre il dialogo tra le due si fa sempre più animato, la strada di Galla incrocia quella di altri due pazienti di Anna Del Fante: Bianca, un’adolescente che non riesce più ad andare a scuola, e Nicola, seduttore compulsivo e vittima di attacchi di panico. Le imprevedibili conseguenze di questo incontro potrebbero cambiare le vite di tutti e tre.
Una storia irresistibile – a tratti comica e a tratti struggente – che mescola leggerezza e profondità, grazia e tenerezza, esplorando il nostro rapporto con il dolore, che è poi il nostro rapporto con noi stessi.