Caro iCrewer, o forse data la natura dell’articolo sarebbe meglio dire cara iCrewer, sono sicuro che anche tu, durante questi mesi di quarantena, ti sei data alle pulizie pazze. Tra tutte le attività di benessere per la casa, utili anche per fare passare qualche ora, scommetto che lo svuotamento di armadietti in garage, in solaio, nel ripostiglio, nella cameretta dei piccoli o nella cantina, è stata quella che più ti ha riempito di emozioni. Ti racconto la mia esperienza in questo articolo che ho deciso di chiamare Libri in soffitta.
Perché azzardo nel dire che è stata una pratica emozionante?
Semplicemente per il fatto che quando ci tornano tra le mani oggetti, giocattoli, dischi o meglio ancora libri, vista la nostra propensione alla lettura, che hanno fatto parte del nostro passato, è inevitabile tornare indietro con i pensieri e con i ricordi.
Spesso con il passare degli anni, le nostre case diventano troppo piccole per poter contenere tutto quello che ha accompagnato i nostri giorni e così, per necessità di creare nuovi spazi, siamo costretti a chiudere parte dei nostri beni in scatoloni da riporre con cura nelle nostre soffitte o nei nostri garage. Esattamente come succede nel terzo episodio di Toy Story, quando, ormai diventato grande, Andy, decide di riporre i suoi amati giocattoli in soffitta, evitando così di liberarsene.
LIBRI IN SOFFITTA: RITROVAMENTI ECCELLENTI
Così è successo a me, nel corso degli anni, quando, a seguito di alcuni traslochi, ho spesso dovuto scegliere quali libri, dischi e altri oggetti tenere, chiudendoli in scatole di cartone, e quali invece buttare via. Mi sono spesso trovato ad essere una sorta di Marie Kondo alle prese con il magico potere del riordino, faticando però, a dirla tutta, a liberarmi di qualsiasi cosa.
La nostalgia e i ricordi dei tempi passati fanno parte del mio modo di essere, avere tra le mani un quaderno di quando andavo alle scuole elementari è una emozione troppo grande e troppo forte per non decidere di tenere almeno qualcuna di quelle copertine tutte colorate. Mi fanno tornare alla mente quando a inizio anno, si correva in cartoleria e si sceglievano i colori assegnando ad ogni tonalità una materia.
Per ovvie ragioni, legate al lockdown, non ho potuto andare a rovistare tra le mie vecchie cose a casa dei miei genitori, precisamente tra tutto il mio tesoro musicale fatto di dischi e cassette già da troppi anni chiuso in scatole, ma, ho potuto svolgere questa pratica nella casa in cui vivo ora, quella che condivido con mia moglie.
Senza grande stupore, rovistando e facendo ordine tra le sue cose, visto che siamo coetanei, ho constatato che i libri in soffitta trovati combaciano esattamente con quelli che avrei trovato a casa mia, almeno per quanto riguarda il periodo scolastico.
Ho quasi accarezzato con affetto l’edizione storica de La famosa invasione degli orsi in Sicilia, di Dino Buzzati, quella con la copertina con i bordi gialli. Se ripenso alla mia copia, sono sicuro di trovarla piena di appunti, scritte in matita, orecchie e sottolineature, mentre questa, quella della mia signora, mi è sembrata quasi nuova, se non fosse per il naturale deterioramento dello scorrere del tempo e dell’essere finito tra i libri in soffitta di questa casa.
Stai a vedere che non l’ha mai letto!
Stasera indagherò per bene! 🙂
Un’altra perla, che subito mi ha riportato molto indietro con gli anni, è stata Le avventure di Jim Bottone che qui ti segnalo in questa riedizione del 2017 uscita per Mondadori. Sono super sicuro che conosci benissimo questo romanzo fantasy scritto nel 1960 da Michael Ende che narra la storia di un piccolo bambino tutto nero ritrovato in un pacco sull’isola di Speropoli e sarei felice di sapere che anche i giovani ragazzini di oggi possano usufruire della sua bellezza attraverso la lettura. Non per nulla le fiabe, le favole e i classici per ragazzi si dice rimangano eterni.
Sulla minuscola isola di Coloropoli il re governa sui suoi due sudditi. Un giorno arriva per posta il piccolo Jim Bottone, che viene adottato da Luca il macchinista. Ma l’isola ora è affollata: presto non ci sarà più posto per tutti ! Quando il re ingiunge a Luca di sbarazzarsi della sua vecchia e grassa locomotiva, lui e Jim decidono di partire all’avventura. Un inno all’amicizia e al coraggio, al rispetto e all’uguaglianza
Ho così, ripercorrendo quel sentiero fatto di memoria e di corse per i corridoi della scuola, provato ad immaginare cosa avrei trovato se questo lavoro l’avessi fatto nel mio vecchio garage, ovvero ho cercato di ricordare quali fossero le mie letture preferite in quegli anni, anche se per la verità, non ero un bambino/ragazzino che amava molto leggere.
Tra i miei libri in soffitta, però, sono sicuro di trovare il romanzo Smith, uno strano ladro nella strana Londra, anche se onestamente non saprei darti nessun tipo di informazione, se non fosse che questo titolo mi risuona in testa come vago ricordo di uno dei libri che più ho tenuto tra le mani da piccolo.
Ecco allora che subentra in mio aiuto Google?
Anche questo è un libro scritto negli anni sessanta, per l’esattezza nel 1967 da Leon Garfield, scrittore britannico famoso per aver scritto molti romanzi storici per ragazzi. La storia è ambientata a Londra e come per tutti gli altri suoi titoli si basa su misteri e avventure, adattate a un pubblico di lettori piuttosto giovani. Con questo testo, la storia del borseggiatore Smith che viene accolto da una famiglia della borghesia londinese, l’autore si è aggiudicato nel 1987 il premio Phoenix, ovvero un riconoscimento britannico assegnato ad opere datate venti anni che nel corso dei due decenni non abbiano mai ricevuto nessun altro importante riconoscimento.
CONCLUSIONI
Tre libri per ragazzi, al confine con quella che è la nostra rubrica leggiamo per i piccoli , tre titoli che sono felice di consigliarti e di condividere con te.
I primi due, in particolare, conosciutissimi e sinonimo di garanzia, in quanto storie che una volta lette, studiate e rilette fino alla nausea fanno parte del mio bagaglio personale, anche se poi col tempo finite tra i libri in soffitta, e come hai letto, non solo nella mia.
L’ultimo, il terzo, nonostante le informazioni che ho trovato a riguardo parlano di un libro di successo, consigliato solo e soltanto per il semplice motivo che pur non ricordando la storia è uno dei titoli, forse l’unico, che mi è suonato nella testa non appena ho aperto i cassetti della memoria.
È ovvio che presto andrò a mettere caos nei miei vecchi scatoloni per andare a rileggerlo.
Tu, invece, hai ritrovato qualche perla legata alla tua infanzia sistemando cose in casa?
Quali sono i tuoi libri in soffitta?