Caro iCrewer, oggi ti presento la nostra nuova rubrica che vedrà protagonisti non solo i nostri amati libri, ma anche il Cinema. La rubrica si chiamerà semplicemente Libri e Cinema e nasce per mettere in relazione la letteratura con la sua trasposizione cinematografica.
In questa sezione racchiuderemo le idee e le opinioni dei nostri redattori e cercheremo di farvi riflettere sulle differenze che esistono tra il mondo del cinema e il mondo della letteratura. Ovviamente, cari lettori, siamo sempre interessati alle vostre opinioni e ai vostri consigli, quindi vi invito a seguirla e commentarla per darci nuovi spunti di ricerca e di analisi.
Libri e Cinema: un eterno dilemma!
Quante volte, cari lettori e cinefili, vi è capitato di dire o sentir dire: il film è bello, ma è meglio il libro! Oppure: bel film, ma non è fedele al libro! Ma anche: ho letto il libro, ma il film è stato molto meglio!
Sono tante le opinioni che sentiamo dire o che noi stessi pronunciamo, e in questo spazio, cerchiamo di capire cosa ci spinge a preferire il libro al film, o viceversa.
Molto spesso, la bellezza della pellicola è da attribuire anche al regista, che riesce a cogliere a pieno le sfumature che lo scrittore ha nascosto tra le righe. Pensiamo a come Franco Zeffirelli sia riuscito a cogliere i messaggi di William Shakespeare nell’Amleto. Il regista italiano è riuscito ad esaltare l’opera teatrale, marcandone la bellezza dei monologhi.
A volte dimentichiamo che alcuni film e serie televisive nascono da spettacolari libri epici; alcuni esempi sono La Storia Infinita, Il Signore degli Anelli, Via col vento e Il Padrino. Giusto per citarne alcuni.
Proprio in questo spazio cercheremo di portare a conoscenza del cinefilo le origini dei film, che si trovano alla base della cultura cinematografica.
In Libri e Cinema, scopriremo che a volte, nel riscrivere la sceneggiatura di un libro per farlo diventare film, c’è un lavoro molto complesso ed artificioso, perché entrano in gioco molte variabili. Una fra tutte è il tempo.
Un film mediamente dura circa un’ora e mezza, anche se i tempi cinematografici si stanno allungando, richiamando un po’ i kolossal usciti tra gli anni ’50 e ’60.
Ed il tempo è di fondamentale importanza, perché si deve tenere viva l’attenzione del pubblico in sala, non bisogna annoiarlo ma si deve cercare di renderlo parte del film.
Inoltre, per i libri fantasy può accadere che la fantasia dello scrittore non coincida con la tecnologia odierna. Quindi, assistiamo a film che si devono adattare alle attuali scoperte. Ma non dobbiamo dimenticare che, per nostra fortuna, la tecnologia cammina e anche molto velocemente.
Ma se parliamo di romanzi storici, sceneggiatori e registi, non possono solo limitarsi alla lettura del semplice libro, ma devono effettuare ricerche approfondite, partendo dagli usi e costumi del periodo storico in questione. Molto spesso, gli amanti del genere storico sono riusciti a scovare piccoli errori in grandi pellicole.
Come esempio la memoria mi riporta al film Troy e all’opera omerica l’Iliade. In Troy sono presenti molte libertà, come l’amore tra Achille e Briseide. Oppure la morte di Agamennone per mano di Briseide, che secondo Omero è avvenuta per mano di un’altra donna, Clitenntestra, sua moglie e sorella di Elena.
Potrei citare tanti altri film, ma per il momento mi fermo qui e non vi anticipo nulla. Anzi, aspetto con ansia e trepidazione le vostre opinioni e il momento per condividerle insieme. In Libri e Cinema esprimeremo anche le vostre richieste e analizzeremo per voi e con voi i grandi libri e i grandi film.
Quali sono secondo voi i film, tratti da romanzi, meglio riusciti? Quali, invece, sembrano essere contrastanti con quanto scritto?