Il nostro viaggio in giro per il mondo approda in Svezia, terra di premi Nobel e letteratura per bambini.
Dico subito la verità: se penso alla Svezia penso a Zlatan Ibrahimovic. E la tentazione di parlare di qualche sua biografia o autobiografia è forte, fortissima. Probabilmente, se provassimo a chiederlo a lui, direbbe anche di essere il più grande scrittore scandinavo in virtù della sua grande simpatia e del suo sconfinato estro che siamo abituati da anni a vedere sul prato verde. Ma poi penso alla Svezia come la squadra che ci ha eliminato, anzi escluso, dagli ultimi mondiali di calcio e allora convergo le mie attenzioni verso altri lidi, altre categorie di libri, più consoni ad un articolo che si propone di trattare la letteratura di questo stato.
C’è da dire che la Svezia è una terra che ha avuto nella sua storia diversi premi Nobel per la letteratura: l’ultimo nel 2011 Tomas Transtromer, scrittore, poeta e traduttore molto apprezzato in patria. Questo a dimostrazione di una grande tradizione di scrittori che anche in tempi recenti sono usciti alla ribalta a livello internazionale: basti pensare a Stieg Larsson, autore della trilogia Millennium, libri dai quali sono anche stati tratti dei film di successo.
Ma l’autrice di cui vorrei parlarti è Astrid Lindgren, nota scrittrice di libri per bambini. Il 16 Ottobre è uscito in Italia il suo nuovo libro L’uccellino rosso, edito da Iperborea ed inserito nella collana “I miniborei” dedicata ai più piccini. Si tratta di una raccolta di quattro racconti dolci e commoventi che sicuramente saranno apprezzati dai fanciulli così come dai lettori più grandi.
LA TRAMA
Un giorno due piccoli fratellini orfani, costretti a lavorare duramente nella stalla, inseguono un uccellino rosso e arrivano così alle porte di “Pratofiorito”, un luogo incantato dove ci sono tantissimi bambini che giocano e una mamma che prepara cibi buonissimi per tutti. La piccola Marlin vive in un fatiscente ospizio per poveri, ma in cuor suo sa che se riuscirà ad avere un usignolo canterino e a piantare un tiglio suonatore, tutto intorno a lei diventerà bello come è bello il mondo delle fiabe. Stina Maria, dopo aver recitato una filastrocca, si trova catapultata nelle viscere della terra prigioniera dei “sottoterrestri”, il popolo magico di cui suo nonno le ha spesso raccontato. Nils, costretto a letto da una malattia, finisce, durante un sogno, nel bel mezzo di una avventura ambientata nel castello dipinto sui muri della sua cameretta. Sarà il regno della fantasia il fido alleato di questi piccoli eroi protagonisti di questi quattro racconti.
Wow. O forse dovrei dire “Mamma mia!” come dicevano gli Abba (il gruppo musicale più importante della Svezia, anche se io non dimenticherei gli Europe), questo libro deve essere davvero magico.
Del resto in Svezia c’è una ottima tradizione di letteratura per i più piccoli, l’ultimo che mi è capitato di leggere è Ulf Stark con il suo Tuono che in redazione abbiamo già segnalato e apprezzato: Leggiamo per i piccoli: Tuono di Ulf Stark.
Tornando a L’uccellino rosso”, è giusto sottolineare che la traduzione è a cura di Laura Cangemi, traduttrice di più di duecento libri e specializzata in testi per bambini.