Caro iCrewer, per Libri da… oggi ti porto nella Repubblica dell’Angola. Sei pronto? Si parte…
L’Angola è uno Stato dell’Africa meridionale, confina a nord con la Repubblica Democratica del Congo, a sud con la Namibia, a est con lo Zambia, a ovest si affaccia sull’oceano Atlantico. Il nome viene dato dai portoghesi nel XVI secolo e deriva da Ngola, in segno di rispetto dei sovrani Ndongo, in italiano si può tradurre con “Maestà”. E’ una terra di altopiani e vaste savane, dove si concentra la maggior parte della popolazione vista la presenza di terreni fertili e condizioni climatiche favorevoli. Si estende per un’area di 1246700 km², circa quattro volte l’Italia, ed è il ventitreesimo paese più esteso del mondo. La costa atlantica si estende per 1600 km dove, nella parte nord occidentale, sorge la capitale Luanda. La lingua ufficiale è il portoghese, anche se esistono altre lingue nazionali come l’umbundu e il kimbundu.
Terra bellissima, ricca di storia e cultura spesso devastata da guerre per l’indipendenza e guerre civili. Dopo l’invasione del Portagallo nella seconda metà del 1400 fino all’indipendenza 1975 l’Angola ha sempre dovuto lottare per costruirsi una propria identità nazionale. Questo ha influito anche nell’ambito letterario. Nel dicembre del 1975 il nuovo governo fondò l’U.E.A. – União dos Escritores Angolanos (Unione degli Scrittori Angolani) associazione che si è dedicata soprattutto alla diffusione della letteratura nazionale e della cultura, pubblicando numerose opere letterarie e una rivista Lavra & Ofícina. Negli stessi anni nacque la Brigada Jovem da Literatura, associazione il cui scopo era di riunire i nuovi scrittori angolani, pubblicando la propria rivista Aspiração, alla quale si oppose alla fine degli anni ’80 Archote, giornale che contestava alla Brigata di essere troppo legata alla nuova classe dirigente del paese che nel frattempo era salita al potere, il Movimento Popolare di Liberazione dell’Angola (MPLA).
Sono molti gli autori a cui l’Angola ha dato i natali, non potendo parlare di tutti, ne ho scelti due che mio avviso la rappresentano di più.
Artur Carlos Maurício Pestana dos Santos più conosciuto con lo pseudonimo Pepetela che in umbundo significa “ciglio dell’occhio” è nato nel 1941. Esprime l’angolanidade riscrivendo i principali eventi avvenuti nel suo paese e dandone un nuovo punto di vista. Vincitore del Premio Camões, è uno scrittore poliedrico, oltre ai romanzi scrive racconti e opere teatrali, anche se viene ricordato soprattutto per il suo testo Mayombe, scritto nel 1971, durante la lotta armata, che venne pubblicato solo nove anni dopo. Racconta di un gruppo di guerriglieri, è fedele e crudo, ed inaugura la fase critica della letteratura angolana. Nel 1992 pubblica il romanzo A Geração da Utópia ( La Generazione dell’Utopia ) che ripercorre la storia dell’Angola a partire dal 1961. Nel 1979 scrive l’opera teatrale A Rivolta da Casa dos Ídolos ( La Rivolta della Casa degli Idoli ), metafora ambientata nell’Angola del XV secolo in epoca anti-coloniale incentrata su una rivolta popolare contro i portoghesi.
José Eduardo Agualusa è l’autore più conosciuto a livello internazionale. Nato nel 1960 a Huambo vive tra Portogallo, Brasile e Angola, scrivendo romanzi e racconti. Alcune delle sue opere sono ambientate nell’Angola tra la fine del IX e inizio XX secolo come la A conjura ( La congiura ) pubblicato nel 1989, e Nação crioula ( Nazione Creola ) nel 1997. Entrambi i romanzi hanno come soggetto principale la nascita di una società creola e multiculturale, successivamente repressa dall’inasprimento della politica coloniale portoghese. Tra gli altri romanzi, tradotti in italiano ti ricordo La Regina Ginga e come gli africani inventarono il mondo.
Caro iCrewer, non perdere il nuovo appuntamento di domani, continua a viaggiare con noi per scoprire quale paese ti faremo visitare.