Caro lettore, oggi il nostro viaggio letterario è arrivato nella Repubblica Federale di Somalia, istituita nell’agosto 2012 e più semplicemente detta Somalia, tale nome le fu attribuito dall’esploratore Luigi Robecchi Bricchetti. E’ uno stato situato nel corno d’Africa. Durante la storia questa nazione è stata governata da numerosi stati, tra cui Inghilterra e Italia, questo purtroppo l’ha reso un paese povero e violento. Geograficamente presenta due regioni: quella settentrionale, costituita da altopiani e quella meridionale caratterizzata da pianure. E’ bagnata da due grandi fiumi: Uebi Scebeli e Giuba. Il clima è notevolmente influenzato dal vicino equatore e dall’essere bagnata dall’Oceano Indiano. Queste caratteristiche influiscono sugli ecosistemi e quindi sulla biodiversità. I biomi presenti sono: la savana, la foresta equatoriale e la steppa. La religione maggiormente professata è quella mussulmana, solo la diocesi di Mogadiscio appartiene alla chiesa cattolica. Il somalo è la lingua ufficiale, ma sono parlati anche l’arabo, l’italiano e l’inglese. Non esiste un sistema sanitario pubblico, l’assistenza sanitaria è merito delle ONG volontarie. L’economia è basata principalmente su produzione agricola e allevamento nomade. Il mezzo di trasporto principale è il dromedario.
Ti darò pochissimi consigli letterari, perché fino al 1972 la tradizione orale era il metodo principale per diffondere le produzioni poetiche.
Consigli letterari
I “Padri” della letteratura somala sono Mohamed Aden Sheikh e Nuruddin Farah. Il primo ha vissuto per un periodo in Italia, luogo dove si è laureato in medicina. Per sei anni è stato prigioniero politico. Il suo libro più famoso è La Somalia non è un’isola dei Caraibi. Nuruddin Farah è stato un insegnante ed ha scritto due trilogie: Variazioni sul tema di una dittatura africana (comprende Latte agrodolce, Sardine, Chiuditi Sesamo) e Blood in the Sun (comprende Mappe, Doni e Segreti). Tra i poeti cito Aw-Muuse Ismaaciil, Raage Ugaas Warfaa, Cali Jaamac Haabiil, Sayid Maxamed Cabdille Xasan, Ismaaciil Mire. Voglio ricordare anche un paio di autori di teatro: Cali Sugulle e Xasan Sheekh Muumin.
Leggete… con la lettura volerete!
Buona lettura!