Ciao iCrewer! In questo giorno che porta l’immaginazione a viaggiare verso paesaggi oscuri, in cui la nebbia rende difficile scrutare l’orizzonte, i lupi ululano, gli scheletri escono dalla terra e i fantasmi sussurrano all’orecchio, nella nostra rubrica Libri da… io ti parlerò del Niger!
La Repubblica del Niger si trova nell’Africa occidentale e non ha nessuno sbocco sul mare. Ex colonia francese, deve il suo nome al fiume da cui è attraversata, il Niger appunto. Sempre rimanendo nell’ambito delle denominazioni, gli abitanti si chiamano nigerini, da non confondere con nigeriani, coloro che vivono in Nigeria.
Quando, all’inizio del XX secolo, il Paese riuscì a conquistare l’indipendenza, all’interno dei suoi confini furono comprese quattro diverse zone culturali: Zarma, Hausaland, il bacino del lago Chad e Kaouar. Per questo motivo, non si può parlare di una tradizione condivisa antica, quanto più di una in divenire: le diversità tra le varie etnie, infatti, si stanno pian piano amalgamando, dando così vita a qualcosa di completamente nuovo.
Per questo motivo la trasmissione orale dei racconti ad opera dei griot svolge un ruolo fondamentale all’interno della cultura nigerina: è il modo per preservare la ricchezza culturale di tutte le diverse popolazioni che abitano il Paese.
Opere letterarie provenienti dal Niger
Anche la letteratura, molta della quale scritta in lingua francese, è rilevante.
Uno degli autori più conosciuti è Boubou Hama (1906–1982). Insegnate prima, politico poi, fu autore di diverse opere letterarie, scritti e saggi antropologici. Tipico dei suoi lavori è il confronto con il pensiero africano e l’apporto che esso ha dato alla civilizzazione globale. Il suo romanzo più famoso è Kotia-Nima (1969). Tuttavia non rappresenta che la minima parte della sua vasta produzione. Il suo contributo alla letteratura nazionale fu talmente importante, che gli venne dedicato un premio, il Premio Buobuo Hama.
Ibrahim Issa (1926–1986), invece, fu scrittore, politico e manager. Il suo romanzo più famoso, Grandes Eaux Noires (1959), è considerato la prima opera a carattere nazionale nigerino in lingua francese. L’autore in queste pagine riflette sulla storia dell’Africa e, più in generale, sull’unione dell’umanità. Vasta è la sua produzione poetica a sfondo politico. Nella sua autobiografia Nous de la coloniale (1982), Issa narra la storia della sua infanzia e della sua gioventù. Ibrahim Issa venne insignito, postumo, nel 1989 del Premio Buobuo Hama, prestigioso riconoscimento letterario.