Caro iCrewer il viaggio continua. Oggi ci troviamo a Grenada, uno Stato insulare nel mar dei Caraibi sudorientale, che comprende le Grenadine meridionali e appartiene alle Piccole Antille.
L’isola fu scoperta nel 1498 da Cristoforo Colombo, che la battezzò Concepcion, solo successivamente gli spagnoli, che vi si stabilirono temporaneamente, la chiamarono Grenada. Essa rimase sotto il controllo degli indigeni Caribi fino alla metà del diciassettesimo secolo. Prima di ottenere l’indipendenza è stata soggetta alla Francia, poi ceduta all’Inghilterra, con la pace di Parigi nel 1763 e successivamente, in maniera definitiva, con il trattato di Versailles del 1783. Quando fu introdotto il suffragio universale, dal 1951, Grenada ottenne una graduale autonomia, fino all’autogoverno interno nel 1967 e infine all’indipendenza nell’ambito del Commonwealth nel 1974 .
Il paesaggio è caratterizzato, nell’entroterra, dalla foresta pluviale, che si contrappone alla barriera corallina e alla foresta tropicale nelle zone costiere.
Grenada è anche chiamata “l’isola delle spezie”: nei mercati dei villaggi spiccano i colori del cacao, delle banane, delle noci di cocco, dei frutti tropicali e l’odore delle spezie, come lo zenzero e la cannella.
Nella mia ricerca su questa meravigliosa isola mi sono imbattuta nella poetessa e romanziera grenadiana Merle Collins. Nata ad Aruba, dopo l’invasione americana di Grenada, si trasferì in Gran Bretagna. E’ una poetessa impegnata nella rivoluzione e nella liberazione delle donne, non solo a Grenada.
Il suo romanzo Angel (1987), con gran parte dei dialoghi in creolo, racconta tre generazioni di donne grenadiane nelle loro lotte contro il colonialismo e la dittatura postcoloniale. L’omonima eroina è una giovane donna testarda, colta e disillusa determinata a provocare cambiamenti in Grenada che, scopre, possono essere ottenuti solo con la solidarietà. La relazione di Angel con la madre, più conservatrice e conformista, Doodsie, conferisce al romanzo una dimensione di conflitto personale e familiare che va al di là di quello politico.
Ho anche scoperto che proprio nella capitale di Grenada, Saint George, è nata una biblioteca molto speciale, che promuove la cultura del volontariato e incoraggia i giovani a partecipare e ad amare la lettura: Grenada Community Library.
In una terra povera, dove soprattutto i giovani sono penalizzati, spesso non avendo la possibilità di accedere all’istruzione, questa biblioteca ha creato una possibilità lavorativa oltre che un incentivo per i ragazzi ad appassionarsi alla lettura, ed oggi è una realtà molto attiva.
Ti aspettiamo domani per la prossima tappa. Non mancare! e come sempre buona lettura!