La rubrica Leggilo anche tu vi propone una bella chicca! “Un romanzo da Chef” di Alessandra Toti
Potrebbe essere un cliché visto e rivisto, invece saprà sorprendervi! Nulla a che fare con erotici stile “50 Sfumature di Grigio”! Al posto di Mr. Grey abbiamo uno Chef pronto a sfoggiare la sua passione per la cucina e non solo!
Okay, ragazzuoli! Non mettiamoci troppo pepe o peperoncino, anche se un pizzico non guasta.
Infatti, Alessandra, scrittrice prevalentemente fantasy, “ha sfornato”, nel vero senso del termine, questo romance basandosi sulla sua passione per un personaggio comune nel mondo della cucina. Chissà se saprete riconoscere il protagonista! Curiosi?
In attesa della recensione per la rubrica “Libri, ricette e fantasia”, vi lascio la trama.
Trama:
“Diana Tosi è una scrittrice emergente.
Gabrio Rossato, in arte “Chef Russel”, è un noto cuoco da strada della televisione. Le loro strade sono destinate a incrociarsi… E, come un colpo di fulmine, i loro cuori si scontreranno, così come il confronto tra le loro due arti così diverse, quanto simili. Nella splendida Roma, poi, lei raggiungerà lo Chef, decisa a portare avanti il suo progetto letterario e lui sarà lì, pronto ad aiutarla. Forse però non hanno messo in conto che quando due poli opposti si attraggono e due arti diverse trovano tante similitudini tra loro, è difficile fermare un fuoco che divampa.”
Biografia dell’autrice:
“Mi chiamo Alessandra Toti, classe 1988, nata e cresciuta a Sarnico. Lavoro come ausiliare del traffico presso il Comune e sto cercando di portare avanti gli studi per conseguire il diploma che dieci anni fa, per delusione, non ho più provato a conseguire, limitandomi ad un attestato di terza superiore come operatore dei servizi turistici.
Ora però, sognanando di diventare agente di Polizia Locale ne sento la necessità. Al di fuori del mio lavoro e della scuola, sono una scrittrice compulsiva, passo la stragrande maggioranza del mio tempo a scrivere, sia con il computer che a mano, con l’antico e fedele metodo della carta e la penna.
Scrivo dall’età di sei anni, praticamente da quando ho imparato fisicamente a maneggiare una penna. Ho sempre amato fare i temi, il giorno del compito in classe a scuola era una gioia per me. Ho prodotto storie dove i protagonisti erano personaggi di cartoni animati e fumetti dai 12 anni fino a quando ho deciso di fare da me.
La mia passione per la scrittura non ha un’origine vera e propria. Credo di aver sempre avuto nel sangue questa dote. Creare, immaginare e mettere nero su bianco le mie fantasie per poterle condividere con gli altri è sempre stato insito nel mio dna. E poi scrivere mi ha spesso aiutata ad affrontare i momenti bui che alleggerivo con la fantasia, mutandoli in cose belle, eventi positivi. Questa è stata la base de “Il giglio nordico” che ho scritto in un periodo della mia vita un tantino negativo.
La mia carriera scolastica è stato sempre uin vero tormento per me. Ho frequentato due anni di liceo psicopedagogico a Bergamo, al Secco Suardo, per poi trasferirmi all’ips Giovanni Falcone di Palazzolo s/O. Ora, per il sogno che citavo prima, di diventare agente di Polizia Locale, sono tornata a Bergamo per recuperare l’anno di diploma, convinta di voler seguire questo cammino che, sono certa, non sia giunto per casualità.
Un altro dei sogni che ho è semplicemente lasciare un segno del mio passaggio in questa vita, attraverso i miei libri, nei quali ho raccolto certi insegnamenti che, lo ammetto, non sono mai stata capace di seguire, li ho solo compresi. Spero che chi sia più forte di me riesca a metterli in atto. E, ovviamente, un piccolo capriccio: magari una trasposizione cinematografica di uno dei miei racconti.”