Un libro sulla leadership, scritto dalla prospettiva di una donna.
Nella prefazione di Un branco di lupe, di Abby Wambach, edito Mondadori, l’autrice racconta un aneddoto che dà la dimensione di quello che vuole esser questo libro.
“Qualche tempo fa” scrive, “al telefono con una società che voleva ingaggiarmi per tenere un corso sulla leadership, un uomo mi ha detto: «Perdonami, Abby, ma devo chiederti se parlerai di temi che valgono anche per gli uomini.»” E lei rispose “Ottima domanda! Ma ti risponderò solo se hai chiesto a tutti i relatori uomini se il il loro messaggio vale anche per le donne.”
Il sogno dell’autrice è che tutte le persone, di ogni genere, a metà o al di là del genere, si possano ritrovare in questo libro. Perché la leadership ha idee universali e vederla da diverse prospettive non può che facilitarne la comprensione.
Sinossi
«Ho segnato più gol a livello internazionale di qualsiasi altro giocatore o giocatrice della storia. Ho vinto due medaglie olimpiche e un campionato mondiale FIFA. Sono traguardi incredibili, ma fin da bambina l’aspetto che ho amato di più del calcio non era vincere. Quello che mi piaceva era essere membro di una squadra UNITA. Io e le mie compagne tenevamo le une alle altre, ci difendevamo e ci rispettavamo a vicenda, sempre e comunque. Ero parte di una squadra di donne, ero una leader di queste donne.» Abby Wambach, lasciato il calcio, è diventata un’icona mondiale per i diritti delle donne. Questo è il libro manifesto della sua filosofia per la nuova consapevolezza femminile.
«Le donne si riveleranno la salvezza della nostra società. Noi donne siamo ciò che tutti stanno aspettando.
NOI.
SIAMO.
LE.
LUPE.
Il mio Branco era sempre stato la mia squadra di calcio. Il mio nuovo Branco sarebbe stato composto dalle Donne di Tutto il Mondo.»
Abby Wambach
Classe 1980, è considerata una delle calciatrici più forti di tutti i tempi e con la maglia della sua nazionale, quella degli Stati Uniti, ha vinto la Coppa del Mondo e due medaglie d’oro alle Olimpiadi. Nella sua carriera si è aggiudicata anche il titolo di miglior calciatrice statunitense per quattro volte. È sostenitrice dei diritti delle minoranze e attivista del movimento LGBT. Ha fondato la Wolfpack Endeavor, un’organizzazione a supporto delle donne per insegnar loro a far gruppo e a essere leader sia in ambito professionale che privato.