Il libro che ha ispirato il nuovo film di Martin Scorsese, evento dell’anno, con un cast stellare – Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci, Harvey Keitel, finalmente riuniti – , e con la sceneggiatura del premio Oscar Steven Zaillian (Schindler’s List, Gangs of New York).
The Irishman
O meglio L’Irlandese. Ho ucciso Jmmy Hoffa di Charles Brandt già pubblicato nel 2013 e che oggi Fazi Editore ripropone con una nuova copertina in uscita il 24 ottobre, in concomitanza del film, magistralmente diretto dal grande cineasta newyorkese Martin Scorsese, film che sarà presentato alla Festa del cinema di Roma il 21 settembre.
Il libro racconta uno dei più grandi misteri della storia statunitense, la scomparsa del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa, in uno straordinario viaggio attraverso i segreti del crimine organizzato, i suoi meccanismi interni, le rivalità e le connessioni con la politica tradizionale.
Sono le confessioni raccolte dallo stesso autore, Charles Brandt,
in qualità di procuratore generale dello Stato del Delaware; perchè il nostro autore è considerato tra i più brillanti legali d’America. Infatti è stato spesso chiamato in causa per interrogare criminali particolarmente reticenti, ed è autore di diversi libri nati dalla sua esperienza professionale.
La sinossi:
“Dopo anni di carcere, ancora braccato dall’FBI e ormai costretto su una sedia a rotelle, Frank Sheeran confessa, per la prima volta al suo avvocato Charles Brandt, il mistero che ha ossessionato l’opinione pubblica statunitense per quasi trent’anni a partire dall’estate del 1975: la sparizione di Jimmy Hoffa, mitico protagonista del sindacalismo americano tra gli anni Cinquanta e Settanta, un caso rimasto irrisolto poiché nessuno è stato mai condannato né il corpo di Hoffa ritrovato. Per certo, è stato un personaggio scomodo a molti uomini, politici e criminali, e che il caso non sia mai stato chiuso fa pensare alla responsabilità di poteri molto in alto. Ma perché Sheeran ha scelto di parlare a trent’anni dai fatti, fuori da un’aula di tribunale? Frank “l’Irlandese” Sheeran a metà degli anni Cinquanta è stato dirigente della più grande unione sindacale americana, l’International Brotherhood of Teamsters (che rappresenta la categoria degli autotrasportatori), al fianco del suo fondatore e leader, Jimmy Hoffa. Ma Frank è stato anche l’uomo delle “commissioni” che la mafia gli affidava in nome della sua leggendaria freddezza. Com’è riuscito questo gigante dai capelli rossi e dal pugno di ferro a diventare il braccio armato del padrino Russell “McGee” Bufalino e insieme la spalla del sindacalista più potente degli Stati Uniti?”
Il libro, scritto come un avvincente crime novel, è oggi considerato la Bibbia della storia della Mafia negli Stati Uniti. The Irishman è già comparato a un altro classico di mafia come Il padrino.
Che ne pensi caro iCrewer? Mi piacerebbe conoscere il tuo pensiero. A presto.