“SEMPLICEMENTE PERFETTO”
In questo titolo, alquanto emblematico, è sintetizzato il contenuto del nuovo libro di Jostein Gaarder, edito dalla casa editrice Longanesi.
Un racconto che si snoda lungo tutta la vita di Albert il protagonista, dall’incontro fulminante con l’amore della sua vita, Erin, ad una notizia che sconvolgerà il suo mondo e la sua vita. Una retrospettiva di ciò che ha fatto, di ciò che c’è da fare, di quello che potrebbe accadere in seguito alle sue azioni.
In Semplicemente imperfetto domande esistenziali che ci poniamo un po’ tutti sul limitare del “baratro”, quando ci sentiamo con le spalle al muro.
Da queste domande trova anche la forza per risalire, ipotizzando “la presenza di un’entità dietro le leggi fisiche, una sorta di intelligenza che ha progettato tutto”; e non scarta neanche l’ipotesi scientifica che dal caso possano sorgere bolle isolate, instabili e condannate a naufragare perchè prive di giusti valori.
“È il suo primo giorno all’università di Oslo quando il diciannovenne Albert nota una ragazza dalla quale non riesce a distogliere lo sguardo. Il suo nome è Eirin. Non si sono mai visti prima e non si lasceranno mai. Dopo trentasette anni di vita passati insieme, Eirin è in Australia a un congresso di biologia marina quando Albert riceve dal proprio medico una notizia devastante. Come può andare avanti dopo aver saputo? Per trovare una risposta, si rifugia nella Casa delle fiabe, il cottage immerso nel verde sulla riva del lago dove è solito ritirarsi con la famiglia nel tempo libero. Completamente isolato, si concede ventiquattro ore per scrivere il suo addio al mondo e alle persone che ama. Vuole raccontare tutto, anche quello che fino a oggi ha tenuto gelosamente segreto, ma vuole anche interrogare se stesso su quale sia il senso ultimo del nostro esistere. E proprio quando è sicuro che ogni speranza è spenta, quando ha davanti solo la tenebra più fitta, come le notti in cui remava fino al centro del lago per scrutarne l’abisso, Albert capisce che c’è ancora una risposta, c’è uno spiraglio che si apre sul buio.”
Il risultato? Che chi si avvicina a leggere questo testo si sente parte integrante della storia, ne comprende i vari punti di vista e li accetta per quello che sono, senza emettere giudizi o sentenze.
Nel complesso è un elaborato che resta, né troppo lungo né troppo corto, che suscita riflessioni. Breve ma intenso.
Jostein Gaarder
Ha esordito come scrittore nel 1986, dopo aver studiato filosofia, teologia e letteratura, scalando la vetta e diventando uno degli autori più noti del suo paese, la Norvegia.
Il suo primo romanzo, “Il mondo di Sofia” ha raggiunto il successo internazionale, a cui hanno fatto seguito: L’enigma del solitario, Il viaggio di Elisabet, Vita brevis, In uno specchio, In un enigma, Maya, Il venditore di storie, C’è nessuno?, Che cosa c’è dietro le stelle? In Italia ha conquistato il Premio Bancarella 1995.
Che bello leggere che ha scritto un altro libro. Ho adorato Il mondo di Sofia, questo sembra altrettanto coinvolgente!!!!