E se Geppetto e Pinocchio non si fossero incontrati nella pancia della Balena?
Buon anno Amici di iCrewplay!! Per iniziare come si deve il 2019 vi segnalo subito il romanzo di Edward Carey, “Il ventre della balena” edito da La nave di Teseo e pubblicato in anteprima mondiale proprio in Italia. Dal sottotitolo avrete già capito il tema del libro. Quando si parla di Geppetto, il pensiero ci riporta al caro Collodi e al bimbo di legno, quel Pinocchio che ha fatto piangere e sognare intere generazioni, grandi e piccini. Pensate che la favola di Collodi è il volume più diffuso al mondo dopo la Bibbia, eppure non tutti la conoscono. Nell’immaginario collettivo Pinocchio è universalmente la fiaba dal realismo senza tempo, la storia per eccellenza, di tutti e per tutti, senza limiti di età, una parte importante della nostra vita e segno di un etica che non è mai mutata. Ne è innamorato anche lo scrittore…
“Pinocchio, per me è sempre stato la storia più importante di tutte. Da bambino ne ero affascinato e spaventato allo stesso tempo e di lui ho tutte le pubblicazioni, dalle originali alle riedizioni”…
La favola di Mastro Geppetto e Pinocchio, infatti, per quanto restituisca ai suoi protagonisti il classico finale del “vissero felici e contenti,” spinge lo scrittore inglese a pensare che la storia possa aprirsi a nuovi scenari. Ricordate? Geppetto, alla ricerca di Pinocchio, si ritrova nella pancia della balena, a salvarlo sarà uno starnuto dello stesso balenottero; il magico burattino, dopo aver rischiato la vita per salvare il suo papà, viene trasformato dalla fata turchina in un bambino vero.
E SE NON FOSSE ACCADUTO TUTTO QUESTO?
Carey immagina qualcosa di diverso. Nella sua storia Geppetto, inevitabilmente ingoiato dalla balena gigante, sarà costretto a vivere per oltre due anni dentro la sua pancia. I primi momenti sono di disarmante smarrimento, ma ben presto si accorge che insieme a lui, altro è stato fagocitato dal balenottero, una nave di legno, oggetti di tutti i tipi che con l’andare del tempo diventeranno indispensabili per superare i momenti difficile.
Per non cadere nella disperazione, il vecchio falegname occupa il tempo costruendo, con il legno, statuine a forma di Pinocchio, disegna su fogli di carta, colleziona oggetti marini e conchiglie annotando le sue riflessioni in un diario, che gli terrà compagnia nel periodo lontano dalla realtà, perchè qualunque fosse stato il suo destino, Pinocchio potesse, un giorno, comprendere quanto grande fosse stato il suo amore.
Il volume è in qualche modo un omaggio che Edward Carey fa ai due simpatici personaggi. Oltre ad essere animato da uno stile fiabesco, il libro è impreziosito dalle illustrazioni dello stesso scrittore, autore tra l’altro della trilogia illustrata di “Iremonger” e da 42 acquarelli, dipinti e sculture esposte in una mostra dedicata a Pinocchio e alle nuove avventure di Geppetto, che si è tenuta da Luglio a Settembre scorso nel Parco di Pinocchio a Collodi.
Il mio consiglio, per tutti gli affezionati di Pinocchio, è di regalarvi questo straordinario volume di Edward Carey, a mio avviso, un grande scrittore e un grande artista. Non potrà che impreziosire la vostra libreria di una vera piccola opera d’arte. E per i dubbiosi, mi dispiace, perderete l’occasione di leggere qualcosa di speciale!!
BUONE FESTE!!!
Nato nel 1970 nel Norfolk, Carey è scrittore, drammaturgo, illustratore.
Autore di Observatory Mansions e Alva e Irva. Le gemelle che salvarono una città, I segreti di Heap House.