Da Edoardo Nesi, vincitore del Premio Strega nel 2011, un nuovo romanzo che parla d’amore e memoria: La mia ombra è tua.
Io non la capisco, la nostalgia: E’ un lusso riservato a quelli della vostra generazione.
Questo, quanto fa dire l’autore all’inizio del romanzo, al giovane protagonista. Ed è sul tema della nostalgia, dei ricordi, dell’amore ma anche della morte che Edoardo Nesi, vincitore del premio Strega nel 2011 con Storia della mia gente, ritorna in libreria con La mia ombra è tua edizioni La nave di Teseo, uscito il 26 Settembre 2019.
Ridotta all’osso, la sua è una storia on the road: un viaggio da Firenze a Milano su una jeep degli Anni Settanta, l’ultimo grande motore americano a carburatori, che avanza lentissima e divora cisterne di benzina. A bordo ci sono il Grande Scrittore Vittorio Vezzosi, scettico, disperato, ricchissimo grazie al successo internazionale del suo antico I lupi dentro e pure, almeno sulle prime, decisamente stronzo, e il nuovo assistente ventiduenne, laureato di lettere antiche, Emiliano De Vito, ribattezzato Zapata: che quel libro non ha mai letto, né leggerà. Vanno alla Fiera per un evento dove si celebra e si santifica la nostalgia, una grande esposizione di oggetti anni Ottanta e Novanta… Tutto intorno infuria il web, fomentato dall’editore con la complicità semi-inconsapevole di Emiliano, che scatena una sorta di follia di massa. Tutti, anche i giovanissimi, stanno riscoprendo quell’antico romanzo, e diventano pazzi di entusiasmo, ammirazione, commozione indotta…
Dalla breve sinossi di Mario Baudino che riporto, la nuova fatica letteraria di Edoardo Nesi, sembra avere tutti i requisiti per coinvolgere il lettore ed appassionarlo, a partire dal linguaggio, infarcito di toscanismi (tipo il mi garba o gli fo) che rendono simpatica la lettura e finendo ai riferimenti letterari importanti, come Sotto il vulcano di Malcolm Lowry, di cui il riferimento al titolo è evidentissimo: Io non ho una casa, solamente un’ombra, ma tutte le volte che avrai bisogno di un’ombra, la mia ombra è tua.
Che dirti, caro iCrewer, a me il titolo già stuzzica parecchio e dalle recensioni che ho letto, anche il contenuto: a questo punto penso proprio che lo leggerò… E invito a farlo anche te.
Edoardo Nesi, nasce a Prato nel 1964, da una famiglia di imprenditori tessili. La passione per la letteratura e per il cinema, lo trasforma in scrittore, traduttore e regista: ha tradotto racconti, saggi, sceneggiature e romanzi di grandi autori come Q. Tarantino e D. F. Wallace. Negli anni Novanta inizia a scrivere i suoi i primi romanzi: Fughe da fermo (1995), Ride con gli angeli (1996), Rebecca (1999). Abbandonata completamente l’attività imprenditoriale, si dedica esclusivamente alla scrittura e pubblica diversi romanzi, tra cui: L’età dell’oro (2004, finalista al Premio Strega), Per sempre (2007) e, nel 2010, Storia della mia gente, ispirato all’esperienza imprenditoriale (con il quale vince il Premio Strega nel 2011). Nel 2012, Edoardo Nesi, pubblica Le nostre vite senza ieri, romanzo che chiude la trilogia industriale iniziata con L’età dell’oro e proseguita con Storia della mia gente. Tra le altre opere ricordiamo L’estate infinita (2015), Tutto è in frantumi e danza (con G.M. Brera, 2017). A questo nutrito curriculum di scrittore si aggiunge l’attività politica: alle elezioni politiche del 2013 è stato, infatti, eletto deputato nella lista Scelta Civica Con Monti per l’Italia.