Lingua e linguaggio si modificano e si adattano ai tempi, all’evoluzione e al pensiero umano: dagli albori della civiltà, ai nostri giorni e oltre…
Lingua e linguaggio hanno subito e subiscono modifiche nel corso dei secoli ed è inevitabile che succeda: l’evoluzione umana influenza la lingua parlata e scritta, ce ne rendiamo conto se diamo uno sguardo a ritroso nel tempo, anche senza avere approfondite conoscenze linguistiche.
Prova a pensare al linguaggio dei primi del Novecento, (senza andare troppo a ritroso nel tempo) pur non avendo conoscenze specifiche in materia, ti potrai accorgere delle notevoli differenze con il linguaggio di oggi, succede per tutte le lingue e in tutte le parti del mondo. Ora, senza voler fare disquisizioni linguistiche che, fra l’altro, non saprei neanche fare, da persona curiosa quale sono, circolando un po fra le varie pubblicazioni, in prossima uscita, mi sono imbattuta in una, in particolare (esce oggi, guarda caso) che ha catturato la mia attenzione: La lingua che visse due volte. Fascino e avventure dell’Ebraico di Anna Linda Callow, edizioni Garzanti.
Anna Linda Callow, è un’insegnante di ebraico moderno presso l’Università degli Studi di Milano, collaboratrice di varie case editrici per le quali ha tradotto testi di Letteratura ebraica e di Widdish. Con La lingua che visse due volte, il libro che ti segnalo, si inoltra in un viaggio nella storia e nella letteratura di una lingua che appartiene ad una cultura millenaria, quella ebraica, appunto.
Il titolo del libro mi richiama alla mente un famosissimo film, La donna che visse due volte e, con esso, una doppia vita e una doppia storia: l’ebraico antico o aramaico è la lingua di Cristo e, prima ancora, la lingua con la quale “il popolo eletto” comunicava direttamente con Dio. Andando ancora più indietro, agli inizi della storia umana, l’ebraico, secondo la Bibbia, è la lingua con la quale Adamo ed Eva diedero il nome a tutte le cose viventi e non viventi: l’aramaico è quindi la lingua conosciuta più antica del mondo. Dimmi se non ha un fascino incredibile, a prescindere dall’essere o meno credenti!
Dimenticata per molti secoli e soppiantata dallo Yiddish (una sorta di ebraico moderno, con molte influenze tedesche), è stata riportata alla luce da non poche vicende storiche. Così racconta Anna Linda Callow nel suo libro in libreria da oggi, 11 Aprile 2019: “Ci inizia ad un alfabeto affascinante e misterioso, ci fa compiere intriganti scorribande tra le splendide pagine di letteratura e ci fa viaggiare nel tempo e nello spazio immergendoci in una cultura affascinante, in cui tutti noi affondiamo le radici”.