Una splendida storia piena di romanticismo e di saggezza. La nuova protagonista della narrativa scandinava.
E proseguiamo con una bellissima storia che arriva dalla Scandinavia, stiamo parlando de [amazon_textlink asin=’885115757X’ text=’Il quaderno dei nomi perduti’ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’22af49ad-8136-11e8-89ba-83471a4ebb35′] di Sofia Lundberg edito da DeA Planeta.
«Ti auguro abbastanza» mi sussurrò all’orecchio. «Abbastanza da illuminare i tuoi giorni, e pioggia abbastanza da insegnarti ad apprezzare la luce. Abbastanza incontri da poterti permettere anche gli addii.»
“Un piccolo quaderno rilegato in pelle rossa, nel quale annotare i nomi di tutte le persone che più contano per lei. Per Doris non esiste oggetto più prezioso. Suo padre glielo regalò quando era bambina e da allora non passa giorno senza che si ritrovi a sfogliarlo, per aggiungere una voce, un indirizzo; per visitare la mappa dei ricordi o per tracciare, con la grafia resa incerta dagli anni e dalla stanchezza, una X accanto a coloro che non ci sono più. Parenti, amici, amanti: ognuno occupa un posto cruciale nel romanzo della sua vita, ognuno ha una storia, e tocca a Doris, adesso, raccoglierle tutte. Perché un domani, tra le pagine del quaderno rosso, l’amata nipote Jenny possa ritrovare tutto il senso di un’esistenza senza sconti e senza rimpianti, tumultuosamente vissuta tra Stoccolma, Parigi e New York.”
Sofia Lundberg, classe 1974, è una giornalista e redattrice svedese e vive a Stoccolma insieme a suo figlio. Il quaderno dei nomi perduti (dea Planeta 2018) è il suo primo romanzo.