Troviamo da pochissimi giorni nelle librerie un altro romanzo distribuito da Iperborea: T. Singer. Lo scrittore norvegese, autore di questo romanzo, è Dag Solstad: è nato a Sandefjord nel 1941 ed è considerato uno dei maggiori scrittori norvegesi contemporanei, l’unico ad aver ricevuto il Premio della Critica per ben tre volte, oltre al Premio del Consiglio Nordico. E’ autore di una trentina di opere, tra teatro, romanzi e racconti, ma il suo radicale anticonformismo lo ha sempre posto al centro di critiche e dibattiti molto accesi. Con Iperborea ha già pubblicato Tentativo di descrivere l’impenetrabile, Timidezza e dignità e La notte del professor Andersen e Romanzo 11, libro 18
T. Singer non si allontana da quello che è lo stile inconfondibile dello scrittore norvegese, drastico assertore della solitudine.
“Il personaggio principale si trova nella vecchiaia, è una riflessione sulla vecchiaia e sulla morte.” afferma Solstad “In questo libro sono arrivato al massimo elle possibilità, non significa che non scriverò più, ma qui sono arrivato al punto finale, ho un legame genetico con T. Singer. Se è questo che vuoi sapere, gli somiglio molto. Nel modo più assoluto!”
Ti anticipo un piccolo brano del libro…
All’inizio di questo libro Singer ha trentaquattro anni ed è sul punto di trasferirsi a Notodden per iniziare una nuova fase della sua vita. Se guarda al suo passato, lo trova contraddistinto soprattutto da inquietudine, tendenza a fantasticare, debolezza di carattere e progetti bruscamente interrotti. È possibile che agli occhi degli altri il suo carattere appaia risolto e definito, ma lui si considera indefinito, se non anonimo, e si preferisce così. Dovrebbe vergognarsi per questo? No, e nella vita quotidiana non ne era minimamente angustiato. Come mai allora non riusciva ad affrontare il ricordo di quell’imbarazzo infantile di essersi sentito osservato da suo zio mentre si produceva in una risata innaturale e forzata, senza essere sopraffatto da una vergogna intollerabile? Per lui restava un enigma, e lo trovava anche parecchio irritante.
Con T. Singer, Solstad conferma il suo anticonformismo e per quanto al centro di dibattiti anche molto accesi è considerato uno dei giganti della letteratura Norvegese. Se ami romanzi molto introspettivi, te lo consiglio.
Buona Lettura